Fiaccolata a Cittadella “Liberate il bambino” urlato in maniera ossessiva

 

“Liberate il bambino, liberato il bambino”. Con questo slogan urlato con rabbia in maniera ossessiva davanti alla scuola Cornaro di Cittadella si è conclusa la fiaccolata in solidarietà alla famiglia materna del bambino conteso. Quasi duecento donne si sono date appuntamento questa sera in piazza Pierobon, nel centro storico di Cittadella (Padova) la cittadina dell’alta padovana dove mercoledì scorso un bambino di dieci anni è stato portato via a forza dalla scuola elementare per essere affidato al padre. Tutte con una candela in mano, molte con i figli al seguito, che hanno raccontato ai cronisti quanto il bambino manchi ai propri compagni di scuola. “Siamo qui per testimoniare che quello che è successo non è giusto – dice Maria Basso da Castelfranco Veneto – è una vicenda che mi ha toccato da vicino, se anch’io avessi un figlio in quelle condizioni mi sarei comportata nella stessa maniera. Di fronte al cuore di una madre non ci sono forze dell’ordine o giudici che tengano”. Dello stesso avviso anche Paola Gaianico, di Cittadella, giovane madre che è venuta in piazza davanti al Duomo a manifestare come altre donne padovane. “Quando i deboli subiscono delle ingiustizie è la società che ne perde ed è la società che deve ribellarsi” sentenzia accendendo il lumino. Folta la delegazione di donne avanti con l’età, che solidalizzano con i nonni materni del bambino, che come preannunciato non hanno manifestato con il comitato spontaneo di cittadini convenuti in piazza Pierobon. “I bambini devono stare con la madre – spiega Daniela Crivellaro, di Tombolo (Padova) – io non ho figli, non parteggio nè per la madre nè per il papà, ma credo che sia giusto essere qui questa sera perchè quanto è successo colpisce chiunque, che sia genitore o meno”.