Il Padova convince alla prima in casa: battuto il Venezia 1-0 e giù il cappello davanti alla squadra di mister Bisoli

 
Il Padova vittorioso oggi all’Euganeo contro il Venezia visto dalla nuova tribuna Family

Un Padova perfetto vince un derby dominato con un carattere pazzesco, di fronte ad un pubblico di lusso anche per la serie B. Complimenti a tutti: in primis alla squadra di mister Bisoli che ha già amalgamato una squadra molto rinnovata rispetto all’anno scorso, ma anche al marketing del calcio Padova che ha chiuso una prima parte di campagna abbonamenti da applausi. In campo si è visto un undici con una organizzazione ed una grinta da squadra matura. Il goal di Luca Ravanelli è stato la naturale conseguenza di una partita interpretata da padroni del campo. Al quarantesimo il solito Clemenza, un giocatore tra i più forti visti all’Euganeo negli ultimi dieci anni, scodella in mezzo e Ravanelli è l’ultimo di una serie di leoni gettatisi sul pallone per sbranarlo. E’ il 40esimo ma tutti quelli che avevo intorno in tribuna Family Alì erano convinti alla pausa caffè/birretta, che questo Padova avrebbe portato a casa il risultato. Stessa convinzione che evidentemente avevano gli undici in campo, capaci di attaccare e difendere in maniera corale. E così al 90esimo scrosciavano sull’Euganeo applausi e pioggia. Quattro punti dopo due gare sulla carta proibitive. E la consapevolezza di potersi giocare il resto del campionato da pari a pari contro chiunque, se Clemenza saprà essere ancora così illuminante e geniale in fase di costruzione della manovra e se dietro e davanti a lui ci saranno questi mastini. Il pubblico che oggi ha affollato l’Euganeo come da tempo non si vedeva, certo si è divertito e tornerà ad applaudire questa squadra che gioca finalmente in serie B, finalmente di sabato pomeriggio ad orari decenti e sempre gli stessi e contro squadre che, lasciando giocare, esaltano lo spettacolo in campo. Unico neo, da rivedere il protocollo di accesso delle auto allo stadio: credo che chi non è partito alle 16.30 abbia faticato ad arrivare alle 18:05 allos tadio in tempo per il fischio d’inizio. Non è immaginabile che per andare a vedere il Padova si debba partire più o meno due ore prima.

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Alberto Gottardo