Gianni Morandi a Padova la sera del 31 dicembre al Gran teatro Geox

 

“Non avrò proprio un repertorio recente, farò una selezione dal ’62 ad adesso tra le 500 canzoni che ho interpretato: magari la scaletta la faranno anche gli ospiti del gran teatro Geox. Sarà uno spettacolo, com’è normale che sia, diviso in due parti dalle 22 fino a sotto mezzanotte e poi da dopo il brindisi fino a quando ce la facciamo canterò e intratterrò il pubblico”.

Si è presentato così a Padova Gianni Morandi, che nella città di Sant’Antonio festeggerà con il pubblico l’anno nuovo. “La platea del gran teatro Geox sta per essere riempita a pochi giorni dalla partenza della prevendita da appassionati provenienti da tutta Italia, in tutto oltre 2500 persone – spiega Valeria Arzenton, coordinatrice della agenzia Zed – avere come ospite Gianni Morandi al Gran Teatro Geox per noi è una festa nella festa perché proprio da lui nel 2009 nacque, grazie anche ai tre sold out dello spettacolo che Gianni Morandi teneva in un grande tendone, l’idea del Gran teatro. Una realtà che registra una media di spettatori di 350 mila biglietti venduta negli ultimi 12 mesi di attività”. A parte la doppia ospitata allo spettacolo di Adriano Celentano all’Arena di Verona, per Gianni Morandi quello del 31 dicembre è un ritorno live in anteprima nazionale, che non è destinato a ripetersi a breve.

“Come avvenuto in occasione dei concerti che ho tenuto a Bucarest a fine ottobre e a Montecarlo qualche giorno fa – ha aggiunto Morandi – saremo sul palco otto persone, abbiamo provato e ancora proveremo nei prossimi giorni. Riproporrò le canzoni cantate all’Arena di Verona con Celentano, certo cantarle senza Celentano è un’altra cosa. Si tratta di “Ti penso e cambia il mondo” e “Scende la pioggia”. Nel 2013 ho due concerti in Russia, c’è anche qualche data in programma negli Stati Uniti, ma non faccio progetti a lungo termine alla mia età”.

Rispondendo alle domande dei cronisti sul festival di San Remo Morandi ha aggiunto: “Sicuramente Fabio Fazio farà un grande San Remo, lo ha già fatto due volte e lo conosce bene. In entrambi quei due festival c’ero anch’io, nel ’99 e nel 2000 come ospite e poi in gara. Fazio assieme a Pagani hanno cercato di fare un cast puntando sulla qualità. E la qualità, produrre delle cose migliori, fa superare la crisi. E’ proprio in questi momenti che si sviluppa secondo me lo stile per migliorarsi”.
“Oggi se non fai centro al primo colpo, se non funzioni i primi 20 secondi, via si passa oltre. Abbiamo fretta bisogna consumare tutto e subito. Artisti come De Andrè, Lucio Dalla, Battisti non so se avrebbero il tempo, e lo spazio per farsi apprezzare”. Lo ha detto oggi presentando il suo spettacolo di Capodanno che andrà in scena la sera del 31 dicembre al Gran Teatro Geox di Padova Gianni Morandi che facendo il punto sulla scena della musica leggera itaiana ha aggiunto: “Ci sono artisti giovani e bravi, Tiziano Ferro come i Negramaro danno l’idea che c’è però ancora la maniera per emergere”.

“Io ho 68 anni, ascolto moltissimo i ragazzi – puntualizza Morandi – mi piace da matti Jovannotti, Biagio Antonacci, Cremonini, Eros, ma anche loro non hanno più 20 anni. Ci sono interpreti straordinari anche tra quelli che escono da X factor e Amici, ma poi bisogna vedere se hanno voglia di migliorarsi. Tenendo conto che probabilmente oggi cantare non basta più. Magari hanno sei mesi di grande visibilità televisiva e poi la celebrità finisce. Non è facile”.
Alla domanda se la cantante padovana Chiara Galiazzo possa essere la nuova Mina come azzardato da certa stampa, Morandi ha espresso un commento improntato alla cautela.
“Chiara Galiazzo canta molto bene – spiega Morandi – questa vittoria a X facrtor la deve considerare un punto di partenza, non è un punto d’arrivo. Il problema di questi ragazzi è che devono rendersi conto ch magari adesso Chiara va a San Remo e sarà un altro esame anche lì. Se succede, in ipotesi, che magari trova una canzone che non piace rischia di non ritrovarsi più sulla cresta dell’onda di colpo”.

La conferenza stampa al Gran Teatro Geox di Padova si è conclusa con due battute. La prima sulla fine del mondo, imminente secondo il calendario Maya. “Io per la fine del mondo, sceglierei la canzone di Battiato che diceva “lo sai che più si invecchia”, mi sembra si chiami Mesopotamia, ha un testo bellissimo. Date come quella di dopodomani, che chiaramente è un gioco, ti spingono però a chiederti cose importanti tipo “come andrà a finire la mia vita? che traccia lascerò?”. I cantanti hanno la fortuna che sopravvivono attraverso le loro canzoni, Lucio Dalla ci ha lasciato e però io lo sento sempre vivo attraverso le sue musiche e i suoi testi. Certo ci manca ancora tanto e continuerà a mancarci”.

Rispondendo a una domanda dalla platea dei cronisti che gli domandavano se e quando fosse possibile rivederlo duettare con Adriano Celentano, Gianni Morandi ha spiegato con entusiasmo che “a me piace l’idea di assist, di squadra. Ho visto che anche Adriano Celentano è molto generoso: dopo Caruso e Allora cantiamo nel dvd delle due serate all’Arena di Verona c’erano un minuto e oltre di applausi. E lui ha lasciato tutto. Questo mi ha colpito molto. Io lavorerei molto volentieri con lui: qualsiasi cosa, un film, una commedia, un disco perché no”.