Il candidato Oreste Terranova dice la sua sulla Fiera di Padova

 

oreste terranovaRiceviamo e pubblichiamo: E’ arrivato il momento di fare un ragionamento serio sulla Fiera di Padova, l’impatto che questa ha sulla città e le prospettive aperte dal nuovo centro congressi presentato oggi in pompa magna da Amedeo Levorato, Flavio Zanonato e Ferruccio Macola. Si parla di un pala eventi da realizzare dietro al palazzo delle Nazioni da duemila posti. Un’otima idea visto che da quando sono arrivati i francesi di GL events non si sono viste manifestazioni di pregio arrivare tra i padiglioni di via Tommaseo, mentre a gennaio abbiamo assistito al definitivo tramonto di Bike Expo irrimediabilmente trasmigrata a Verona. La realizzazione del centro congressi in fiera inoltre pone un quesito alla città: dato che esiste un sito da duemila posti nel quartiere vicino alla stazione ha ancora un senso immaginare di costruire un auditorium da milioni di euro in piazzale Boschetti? Con l’iniziativa di GL Events i proprietari della Fiera, che ricordo sono ancora il Comune, la Provincia e la Camera di commercio, rischiano a mio avviso di crearsi in casa un concorrente diretto sulla funzione renumerativa dell’auditorium, che non sono certo i concerti di musica classica.
Ben venga il centro congressi fieristico, ma allora si riconsideri al contempo la vocazione fieristica nel suo complesso di quel quartiere, magari spostando i padiglioni in una zona dove la fiera possa crescere e non creiamo doppioni a poche centinaia di metri. Ne va del senso stesso di quella zona centrale della città, che merita un destino migliore di quello attuale che lo vede chiuso per la metà dei giorni dell’anno.

Oreste Terranova
Candidato sindaco di Padova per l’Udc