Il vescovo Antonio parla alla citta’ di Padova: “Deve ritrovare la sua anima piu’ bella”

 

Come ogni anno il padre vescovo Antonio Mattiazzo ha rivolto un messaggio alla città di Padova alla presenza delle maggiori autorità cittadine. Questo il testo del discorso:
La Festa dell’Immacolata Concezione di Maria ci riunisce anche quest’anno per rinnovare l’atto di omaggio floreale alla Madonna dei Noli deliberato dal Comune di Padova nel 1954.
Saluto cordialmente il Sindaco che partecipa per la prima volta a questo evento denso di alto significato per la città, continuando così un’importante tradizione di fede e di incontro. Insieme con lui saluto le altre autorità presenti, chiedendo per loro l’intercessione di Maria, perché abbiano a esercitare i loro compiti con saggezza e con spirito di concordia nel servizio al bene comune, specialmente delle fasce più bisognose delle popolazione.
Un saluto particolare desidero rivolgere alle varie categorie che si richiamano ai nolesini: taxisti, polizia municipale, vigili del fuoco, Croce rossa, Croce verde, rappresentanti di associazioni, enti, gruppi che svolgono un’importante e benemerita funzione di servizio sociale e di volontariato a favore dei cittadini. Voi testimoniate il bene, silenzioso ma efficace, che c’è nella nostra città, rivelate il volto di una Padova operosa, accogliente, solidale e disponibile al prossimo. Per questo vi ringraziamo sentitamente per il generoso servizio che svolgete, rispondendo a molteplici necessità, andando incontro anche a rischi e non senza sacrifici.
Come Vescovo porto nel cuore la nostra città e la affido con fiducia all’Immacolata, supplicandola di benedire tutti i suoi abitanti senza distinzione e di rivolgere il suo sguardo di misericordia verso i sofferenti nel corpo e nello spirito, le persone sole, i disoccupati e gli sfrattati, di far progredire, con il concorso di tutti, la concordia e la pace.
L’Immacolata è posta in alto per la sua santità, ma è come una madre che ha a cuore il bene di tutti noi e ci rivolge un messaggio di purezza, purezza del cuore, del corpo, della coscienza. Ci fa riflettere che quello che deturpa il volto della città e rende difficile la convivenza è il degrado morale, la perdita di valori, la corruzione, l’egoismo, la litigiosità, la violenza, perché il degrado materiale è in gran parte effetto di quello morale e dell’offuscamento delle coscienze. Se ci sono gli spacciatori non è, forse, perché c’è chi compra la droga?
La nostra città ha bisogno di ritrovare la sua anima più vera e più bella, vuol dire la cultura e i valori a cui si ispira. Ricordiamoci che la città siamo tutti noi; è come un corpo, ciascuno di noi è chiamato a sentirsi solidale e contribuire al bene di tutti con un comportamento dignitoso, rispettoso e responsabile.
La città, sotto l’effetto della globalizzazione e della mobilità delle persone e delle popolazioni, è profondamente cambiata negli ultimi decenni, facendo emergere potenzialità nuove e insieme nuove problematiche. Diviene perciò necessario pensare le situazioni complesse odierne e i problemi locali con uno sguardo globale e gestirli mediante il dialogo e la collaborazione di tutte le istituzioni, di tutte le componenti e le forze positive per trovare risposte sostenibili e non semplicemente episodiche ed epidermiche.
La Diocesi, da parte sua, con le 68 parrocchie operanti nel tessuto cittadino, attingendo alla luce e all’energia del Vangelo, come pure a un grande patrimonio di cultura, di opere sociali e di una carità multiforme dinamica, desidera offrire il suo contributo con umiltà, disinteresse e spirito universale, per favorire il vero progresso, la giustizia, la concordia, la pace.

Stiamo vivendo il tempo dell’Avvento che ci dispone a celebrare un rinnovato Natale di Gesù Cristo. È un richiamo forte a sentimenti di bontà, di fraternità e di pace. Con la fede nel Signore che guida la storia sempre rinasce la speranza. Auguro a tutti un Santo Natale di fiducia e di speranza.