Il vescovo di Padova antonio Mattiazzo in visita alla zona industriale di Padova

 

Sono due gli appuntamenti che contrassegnano il Mese del lavoro per la Diocesi di Padova, nell’anno 2014. Un momento di incontro del mondo del lavoro, con la tradizionale visita del vescovo ad alcune aziende della Zona industriale di Padova e una veglia di preghiera che, come da tradizione, si svolge nella Cappella di San Giuseppe lavoratore.
Il primo appuntamento si è svolto questa mattina, mercoledì 30 aprile, proprio a ridosso della Festa del lavoro. Il vescovo Antonio Mattiazzo, accompagnato dalle suore operaie dell’équipe della cappellania della zona industriale – sr Francesca Fiorese e sr Italina Parente – e dal delegato vescovile per la Pastorale sociale e del lavoro, don Marco Cagol, ha visitato quattro realtà aziendali.
Prima tappa: l’Interporto Padova Spa, centro logistico intermodale che proprio lo scorso anno ha compiuto i 40 anni di attività. Ad attendere la delegazione guidata dal vescovo Antonio c’erano il presidente Sergio Giordani, il direttore generale, il responsabile della comunicazione, il personale delle diverse aree, oltre ai rappresentanti istituzionali – il vicesindaco reggente Ivo Rossi, l’assessore comunale al commercio Marta Dalla Vecchia, l’assessore provinciale alla viabilità e alle risorse energetiche Roberto Marcato.
La visita ha visto un momento di incontro conoscitivo della realtà di quello che rappresenta l’interporto più significativo d’Italia e un giro all’interno della vasta area dei magazzini e delle attività terminalistiche.
Una seconda tappa della visita alla Zona industriale ha portato il vescovo in via Austria dove ha sede il Gruppo Plastic Plus, una realtà che comprende tre aziende – Plastic Planet, Italtronic e Eterno Ivica – che si occupano rispettivamente di stampaggio di materie plastiche, costruzione di contenitori professionali per l’elettronica e produzione di accessori per manti impermeabili ed elementi di finitura per tetti e terrazze.
Dopo la visita agli ambienti di lavoro e l’incontro con i dipendenti, il vescovo si è portato in via Cile a visitare un’azienda storica padovana, la Gaetano Paolin Impianti che si occupa di progettazione, manutenzione, installazione e gestione di impianti di climatizzazione, refrigerazione, riscaldamento, ventilazione, trattamento, filtrazione e distribuzione dell’aria e dell’acqua, sistemi di automazione e comando centralizzato, impianti elettrici, elettronici, di terra, telecontrollo e monitoraggio, impianti fotovoltaici, di energia solare, teleriscaldamento, antincendio, gas e sanitari, impianti di allarme, quadri elettrici e opere edili.
Ultima tappa della visita è stata una multinazionale americana nata sulle radici di una storica azienda della zona industriale, la Zetronic. Molex Zetronic srl appartiene infatti al gruppo Molex Incorported e occupa attualmente 175 dipendenti e circa 25 interinali. È fornitore leader di componenti e soluzioni elettroniche. Qui il vescovo di Padova si è intrattenuto con l’amministratore delegato e i responsabili del personale e della produzione che hanno illustrato questa realtà aziendale ad alta qualità tecnologica nella scala produttiva. Quindi ha pranzato nella mensa dei dipendenti e poi ha incontrato il personale.
In ogni tappa il vescovo Antonio si è informato sullo “stato di salute” delle imprese, su come stanno reagendo alla crisi, verificando come ci siano dei segnali di ripresa che fanno sperare, almeno sul piano della produzione.
Un momento particolarmente significativo nella visita alle realtà aziendali della Zona industriale, è sempre l’incontro con i lavoratori: il vescovo ha rivolto un saluto e un apprezzamento per il lavoro, ha ricordato che la Chiesa di Padova è sempre attenta alle dinamiche del mondo produttivo e che, a fronte della crisi, da alcuni anni si è fatta partecipe, insieme ad altre realtà (Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Antonveneta, Comune e Provincia di Padova) di un Fondo straordinario di solidarietà per aiutare le persone che hanno perso il lavoro a reinserirsi nel sistema produttivo.

Mons. Mattiazzo non ha mancato di ricordare che il lavoro è centrale nella vita del cristiano, che la Sacra Scrittura lo “celebra” proprio là dove il Creatore dà all’uomo il mandato di custodire e coltivare il mondo e lo ricorda per due volte nella celebrazione eucaristica durante la consacrazione del pane e del vino. Ma il lavoro – ha ricordato il vescovo – va riconsegnato sempre alla sua dignità e a quella delle persone; inoltre non si può prescindere da valori portanti quali l’onestà e il rispetto, perché lo sviluppo e la crescita devono essere di tutti, secondo l’obiettivo della ricerca del bene comune.
Ricordando il valore e la dignità del lavoro il vescovo ha dichiarato la sua contrarietà alle tristi dinamiche collegate al gioco d’azzardo, verso cui anche la Diocesi, attraverso la Commissione Nuovi stili di vita, sta lottando.
Infine non è mancata la sottolineatura sui tempi del lavoro e del riposo, quest’ultimo tempo fondamentale perché dedicato alle relazioni umane, alla famiglia, al rapporto con Dio, al recupero delle energie.