In moto per la vita raccoglie i primi 5000 euro per la fondazione Salus Pueri, e tra un mese Luciano Fasolo parte per Capo Nord

 

“Un inizio migliore non poteva esserci: è stata una serata che mi ha dato molta energia e credo che sarà un’avventura fantastica”. Parole ed entusiasmo di Luciano Fasolo, pensionato di 67 anni, che entro un mese partirà da Rovolon alla volta di Capo Nord per una scommessa benefica che ancora prima dell’inizio del viaggio ha già portato nelle casse della fondazione Salus Pueri oltre 5000 euro. Cifra raccolta ieri sera nel corso della cena benefica di presentazione del progetto “In moto per la vita”, un raid benefico di 10mila chilometri da Rovolon, paese natale di Luciano Fasolo che in sella a una Moto Guzzi d’epoca (anno di immatricolazione 1983) percorrerà la distanza tra i colli euganei e il circolo polare artico in solitaria. “Non sarò però da solo – spiega Fasolo – mi porterò dietro i sorrisi e l’allegria della serata al ristorante Montegrande e la consapevolezza che al mio ritorno faremo un altro evento simile per raccogliere altri fondi a favore della fondazione che aiuta i bamibini della pediatria di Padova”.
Presente all’iniziativa di ieri sera anche il direttore del reparto di terapia intensiva neonatale professore Eugenio Baraldi. Tra gli ospiti illustri anche l’ex campione e allenatore di calcio Albertino Bigon che ha messo in palio una maglia autografata del Napoli. La famiglia Greggio ha messo in palio durante un’asta che ha animato la cena, un vassoio d’argento. Tra le quote della cena e le offerte per l’asta sono stati così raccolti oltre 5000 euro, intermanete consegnati ai responsabili della fondazione.
Con questi fondi verrà acquistata una prima poltrona speciale che permette ai genitori di bambini prematuri di adagiare il proprio piccolo per alcune ore sul proprio petto. Altri verranno raccolti durante il viaggio da Luciano Fasolo, che scommetterà alcune migliaia di euro con le aziende sponsor dell’iniziativa, in caso del raggiungimento di Capo Nord nel giro di 15 giorni dalla partenza.
“Io non so se riuscirò ad a tagliare il traguardo del raid in solitaria in appena due settimane – spiega Fasolo – ho una certa età e insieme con la moto superiamo il secolo di vita. Ma l’obiettivo non è fare tutti i chilometri che ho in mente, ma raccogliere più fondi possibile per la fondazione che aiuta i bambini fragili. Il resto è un gioco”.
Dalle prossime ore sul sito internet www.inmotoperlavita.it anche dal mondo del web si potrà aiutare la realizzazione del progetto donando un euro per ogni chilometro che verrà percorso dalla moto inseparabile di Fasolo, una “sempre giovane” Moto Guzzi del ’83. Ai donatori online verrà consegnata una pergamena di ricordo per il sostegno all’iniziativa.
Alcune aziende si sono inoltre impegnate ad onorare una scommessa con il centauro padovano: se Fasolo riuscirà a coprire i seimila chilometri dell’andata in 15 giorni, si impegnano a versare una somma prestabilita direttamente sul conto corrente della Salus Pueri.
“Uno dei momenti più emozionanti della serata è stata la premiazione di una giovane coppia: mamma e papà di una coppia di gemelli, nati otto anni fa al peso di meno di mezzo chilo, ed ora un bambino ed una bambina molto vitali. E’ un miracolo che ha commosso tutti. Voglio ringraziare Silvano Cristofanon e tutta la grande famiglia del ristorante Montegrande – conclude Fasolo – per aver creduto in questo segno che passo dopo passo diventa realtà”.