La casa delle Dimesse si apre a Padova per raccontare quattro secoli di cultura, cristianesimo e carità

 

Quattro secoli di presenza in città da quel lontano 21 maggio 1615, quando fu fondata la Comunità di Padova, raccontati attraverso i due servizi che le Suore Dimesse hanno da sempre svolto: l’accoglienza e la formazione.

ACCOGLIENZA E FORMAZIONE NELLA CASA DELLE DIMESSE. UN PERCORSO ESPOSITIVO NEGLI AMBIENTI DELL’ANTICO COLLEGIO, è appunto il titolo della Mostra allestita all’interno della Casa Madre di Via Dimesse 25, primo appuntamento per il 2016 previsto dalle celebrazioni del Quattrocentenario, che si inaugura Sabato 13 febbraio 2016 e che resterà aperta sino al 29 maggio.

Un percorso espositivo, curato da Andrea Nante, direttore del Museo Diocesano di Padova, che è anche un cammino vero e proprio alla scoperta di opere d’arte, luoghi non esplorati, documenti e dipinti custoditi dalle Suore Dimesse; e ancora, un’occasione per conoscere i personaggi che in questi quattrocento anni, con la loro vocazione all’accoglienza e al servizio, con il loro impegno nella formazione, con il loro talento, hanno consentito ai fili di questa lunga storia di giungere, ininterrotta, sino ad oggi.

La Casa Madre aprirà quindi eccezionalmente le proprie porte Sabato 13 febbraio alle ore 10.30, per accogliere i visitatori e accompagnarli seguendo il racconto delle Consorelle, a scoprire una storia che è narrata loro dai protagonisti dei secoli passati: padre Antonio Pagani, frate minore francescano che nel 1579 fonda la Compagnia delle Dimesse; Deianira Valmarana, nobile vicentina co-fondatrice, assieme a padre Pagani delle Dimesse; Morosina Bollani, erede di una ricchissima famiglia veneziana che nel 1614 lascia la sua casa alle consorelle affinché venga fondata una comunità anche a Padova; Madre Maria Alberghetti che, grazie a questo lascito, nel 1615 realizza il desiderio della benefattrice.
Un percorso espositivo quindi che si dipana tra gli ambienti dell’antico Collegio, dove hanno abitato migliaia di fanciulle di un tempo, così come ancora oggi sono oltre cinquecento gli alunni che qui godono di una formazione attenta, scrupolosa, sapientemente gestita dal corpo docente, religioso e laico, e incardinata sui valori cristiani di accoglienza e di accompagnamento nella crescita, in collaborazione con le famiglie.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Dall’ingresso attuale della Casa Madre, un tempo antico refettorio, decorato da Andrea Urbani (1711-1798) con figure allegoriche e iscrizioni pedagogiche alle pareti, sapientemente valorizzate con pannelli esplicativi, si passa al Salottino Rosa ex Cappella del Crocifisso, con i quadri raffiguranti alcuni momenti della vita di Abramo; poi al Teatro Vecchio, oggi sala di attesa della scuola Primaria, con l’Albero Genealogico della Congregazione. Alle pareti saranno esposti alcuni ritratti: di Antonio Pagani (Fondatore delle Dimesse), di Deianira Valmarana (prima co-Fondatrice), di Madre Maria Alberghetti (Fondatrice della Comunità di Padova), di Paola Andronico (autrice di una preziosa cronaca).
Salendo le scale si arriva al primo piano per visitare il Corridoio settecentesco, poi si scende dallo scalone centrale per uscire nel giardino, nel quale tuttora possiamo vedere la Torretta “Colombara” cinquecentesca. Dal giardino si offrirà al visitatore una particolare percezione dello spazio, grazie a cui cogliere l’articolazione dell’intero complesso esistente oggi.
Rientrati nell’edificio, nell’atrio attiguo alle scale si potrà ammirare una mostra con alcuni oggetti significativi, arricchita dalla presenza di una presentazione multimediale, corredata da fotografie, nella quale i visitatori possono interagire per approfondire la conoscenza della storia dell’evoluzione dell’edificio, delle loro attività.
Il percorso-mostra continua con la visita dello Spazio Sacro adiacente alla la Chiesa con le reliquie e i ritratti dei Fondatori.
Quindi si visiterà la chiesa, ricostruita dopo il bombardamento dell’8 febbraio del 1944. Qui, dopo una visita e una descrizione delle opere conservate, verrà proposta una riflessione che spiega la testimonianza di vita delle Suore Dimesse, che è anche testimonianza di fede forte, quella stessa che, nei predecessori, ha reso possibile questi quattro secoli di storia.
Un ultimo momento di saluto nel Salottino Ospiti, dove verrà allestito il dipinto Quo Vadis? di Rina Maluta, simbolo e stimolo per una ulteriore riflessione nel continuare il nostro cammino.

Proprio perché questa mostra è un evento eccezionale che svela spazi solitamente non visitabili e riservati, di una scuola in attività, anche le modalità di visita della mostra sono particolari: i visitatori saranno accompagnati lungo tutto il percorso da alcune consorelle che racconteranno la storia dei predecessori e illustreranno via via le varie sezioni del percorso. Pertanto la mostra, che resterà appunto aperta sino al 29 maggio 2016, sarà visitabile ad ingresso libero su prenotazione, per gruppi (massimo 25 persone) sempre accompagnati da una guida, tutti i venerdì dalle ore 17 alle ore 19; tutti i sabati dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 18; le Domeniche dalle ore 16 alle 18.
Chiuso nei giorni del Triduo Pasquale e Pasqua. Prenotazioni al numero di telefono 049.8455111.

Con il Patrocinio del Comune di Padova, della Diocesi di Padova; Media partner il Settimanale diocesano LA DIFESA DEL POPOLO.

Attualmente gli allievi iscritti nel Collegio di Padova sono circa 500.
Le Suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata, oltre che nella Casa Madre di Padova sono presenti in altre comunità nel territorio della provincia; nel Veneto, nel Friuli, a Milano e a Roma, e nelle missioni in Kenya da 50 anni, festeggiati lo scorso 21 aprile; in Brasile da 40 anni, a settembre 2016; in India dal 1984; in Tanzania, dal 2005.
Inoltre, dal 2000, è sorta la Fraternità Laicale “Padre Antonio Pagani”, che raggruppa laici impegnati a vivere il Carisma dell’Istituto delle Dimesse.
Breve storia della Congregazione:
Il 21 maggio 1615 Madre Maria Alberghetti con alcune sorelle provenienti da Murano, tra le quali Diana Crivelli, Catarina Tamburini e la nobile Regina Giustiniani da poco entrata nella Compagnia, dà inizio alla Nuova Comunità Dimesse di Padova. La Madre si preoccupa di far recintare orto e giardino con delle mura, e di far costruire una chiesetta dedicata alla Santa Vergine ove ritirarsi a pregare. Madre Maria Alberghetti, confermata Superiora della Comunità sino al termine della vita, muore il primo gennaio 1664.

La piccola comunità si organizza velocemente in fraterna vita in comune, dedicata alla preghiera e alle opere di carità, e riceve la benedizione di Papa Gregorio XV. Accanto ai vari impegni, sia all’interno della comunità sia nell’ambito della Chiesa locale e dell’ambiente cittadino, le Dimesse svolgono anche attività educativa. E si può dire che quella dell’educandato sia opera nata con la stessa fondazione della comunità padovana. La formazione e l’educazione alle giovani ragazze risulta già dai primi documenti ufficiali quale scopo principale dell’Istituto e le Dimesse vengono ben presto definite “una Compagnia secolare di educatrici”. Nella seconda metà del Settecento le Dimesse intensificano anche l’Istruzione scolastica, sempre con l’impegno di trasmettere cultura, e valori umani e spirituali.

Nonostante un primo Sovrano Decreto di scioglimento della Compagnia giunto il 12 maggio 1810 da parte del Governo Francese: le Dimesse, per precauzione depongono l’abito religioso, ma sperano di essere risparmiate per la loro attività di educatrici. Il 7 settembre 1810 l’Istituto riceve esplicito il rinnovato ordine di totale soppressione. Il 29 settembre dello stesso anno il Decreto è revocato per interessamento del Podestà e in seguito alla visita del Ministro dell’Interno francese, che aveva apprezzato l’attività educativa delle Dimesse.
L’8 dicembre 1905, Festa dell’Immacolata Concezione, le Dimesse esprimono, anche pubblicamente, con i voti religiosi, il vincolo di donazione che le lega a Cristo, configurandosi come Congregazione religiosa a tutti gli effetti.
Tra gli anni ’50 e ’60 fondano piccole Comunità principalmente nelle parrocchie della diocesi di Padova, ma non mancano di allargarsi nelle diocesi di Vicenza, Verona, Udine, Trieste, Milano e Roma.

Dal 1965 sono presenti nelle missioni in Kenya; in Brasile dal 1976, in India dal 1984 e in Tanzania dal 2005.
La fisionomia delle Dimesse ha assunto così una dimensione sempre più intercontinentale: a rafforzare il movimento degli inizi che si allargava, da quelle già esistenti, a nuove Comunità, fino a dove lo Spirito vorrà condurle.
Nel 2000 il Carisma è stato aperto anche ai laici ed è nata così la Fraternità Laicale “Padre Antonio Pagani”.