La crisi vista attraverso il bancone del bar: lo studio Appe condotto sugli ultimi sette anni racconta la Padova dei pubblici esercizi

 

Il recentissimo studio della Confcommercio nazionale ha preso in esame il panorama commerciale in 39 comuni italiani di medie dimensioni – tra cui Padova – per capire come l’offerta commerciale locale si è modificata nel periodo tra il 2008 ed il 2015.

Per quanto riguarda il settore dei ristoranti e dei bar, i risultati dell’analisi sull’evoluzione della rete commerciale nei centri storici vanno interpretati alla luce di tre fattori:

1. la crescita della pressione concorrenziale che caratterizza il settore con una densità imprenditoriale tra le più alte d’Europa. In Italia ci sono 4,4 imprese ogni 1.000 abitanti (a Padova 3,7 imprese ogni 1.000 abitanti tenendo conto che in città e provincia insistono circa 3.500 locali al servizio di una popolazione superiore alle 940.000 persone) contro le 3,3 della Francia e le 1,8 del Regno Unito, mentre i consumi sono scesi, tra il 2007 ed il 2014, di 1,2 miliardi di euro;

2. la crescita dell’imprenditoria straniera, a conferma del mutato equilibrio tra costi ed opportunità che segna la gestione delle imprese. Oggi si contano in Italia 44 mila imprenditori stranieri che gestiscono il 15% dei bar ed il 14% dei ristoranti complessivi (in provincia di Padova circa 300 baristi e 200 ristoratori);

3. la crescita di formule commerciali a minor contenuto di servizio a scapito di quelle più qualificate. Il numero dei take away è salito del 35% tra il 2009 ed il 2014 ed uno su tre risulta gestito da imprenditori stranieri.

“L’aumento della rete – spiega il segretario Appe Padova Filippo Segato – non può essere in alcun modo assimilato al buono stato di salute delle imprese, mentre appare più plausibile interpretarlo come una condizione di ulteriore criticità, peraltro suffragata anche dagli elevati tassi di turn over imprenditoriale che caratterizzano questo settore. Nei soli primi 9 mesi del 2015 hanno cessato l’attività in provincia di Padova ben 296 pubblici esercizi. E’ importante fare rete per

utilizzare tutte le opportunità – economiche, informative, promozionali e di assistenza – offerte dall’APPE”.