La Leopoldina di Padova: cosa rimane oltre al diluvio di parole?

 

altSessanta persone che parlano a turno quattro minuti a testa. Altrettante che ascoltano. E’ stato questo la “Leopoldina”, un brain storming sulla falsa riga del confronto scenografico di idee inaugurato anni fa in una vecchia stazione ferroviaria di Firenze dall’allora solo sindaco Matteo Renzi. Solo che un conto è Renzi e un conto è un centro sinistra con la vecchia guardia ancora scossa dalla sconfitta alle ultime elezioni ed una nuova guardia che deve ancora avere la capacità di far vedere quel che vale cimentandosi in prima persona con il giudizio degli elettori. Ne è venuto fuori un diluvio di parole, a volte dette bene, altre volte lette velocemente come nelle assemblee degli anni ’80. dopo due ore ho deciso che ne avevo avuto abbastanza: non mi è rimasto in mente nemmeno un concetto, una idea forte, una impressione. Sarò stato io che sono distratto, ma di quali siano le nuove idee per Padova e chi sia il nuovo leader che può portarle avanti, non mi sono proprio accorto

Alberto Gottardo