La morte di Tina Anselmi diventa occasione per campagna per il No e attacco a Renzi sul facebook del consigliere regionale del M5s Berti

 

Nemmeno di fronte alla morte della prima donna ministro d’Italia si ferma il complottismo e la campagna referendaria per il No del leader dei grillini in Veneto Jacopo Berti. Il primo capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 stelle scriveva su facebook oggi pomeriggio:
“E’ morta Tina Anselmi. Una donna veneta, la prima donna ministro in Italia.
Io la ricordo per la sua dura battaglia contro la loggia massonica P2.
Oggi, 35 anni dopo, il piano antidemocratico della P2 che lei ha tentato di smantellare sta per essere portato avanti da Matteo Renzi, attraverso la sua riforma della Costituzione.
Faremo di tutto per impedirlo, seguendo il suo esempio e votando NO al referendum!”

A differenza di altri post recenti del consigliere regionale, questo registra relativamente pochi like e un numero di condivisioni che spesso coincide con commenti di condanna del testo. 

Tra questi quello del consigliere regionale del Pd Alessandra Moretti che sul suo profilo riportando il testo scritto da Berti commenta:
“Lo #sciacallodelgiorno è Jacopo Berti, candidato Presidente della Regione Veneto per il M5S, che utilizza la morte di Tina Anselmi per fare becera campagna elettorale sul Referendum. Che schifo”.