La rotonda di Borgomagno come l’isola di Pasqua: un moai di Tony Gallo spunta dall’erba

 

C’è un gruppo di giovani che amano il proprio sgarruppato pezzo di città. E dopo la facciata nord del palasport di piazza Azzurri d’Italia e la parete ovest del park di via Avanzo, tocca alla rotatoria di Borgomagno a due passi dalla fermata del tram essere ingentilita dall’arte di Tony Gallo, street artist che all’Arcella c’è nato, ha lo studio ed anche il principale shop. Tony Gallo ha firmato l’opera, realizzata da un pezzo e custodita fino all’altro giorno al Castello Carrarese. L’idea di collocarla in piena Arcella è stata dei ragazzi (o ex tali, ma sempre giovani dentro) di Arcella town e di  Le Mille e una Arcella, due realtà guidate da Gianluca Costra e Pablo Rolle, che animano da un pezzo il quartiere più popoloso, ma spesso anche più denigrato dalle cronache cittadine. Ed hanno deciso, in accordo con l’assessore alla cultura Andrea Colasio, arcellano anche lui, di dare un colpo di bellezza e di colore all’angolo che affaccia sul vecchio cavalcaferrovia. Un quartiere senza piazza ora la sua statua ce l’ha. Non è una grande opera di bronzo come si usava nell’800. Ma agli arcellani probabilmente piacerà. Certo si avesse il coraggio di fare a Padova l’operazione di interrare la ferrovia, ci sarebbe un grande boulevard ed una grande piazza gemella a piazza Mazzini dove ora c’è il Moai colorato con il viso a forma di becco. Ma quello è un progetto che chissà quando qualcuno avrà il coraggio di tirare fuori dal cassetto dei sogni. Intanto bravi ai volontari che amano l’Arcella, un quartiere che probabilmente avrebbe bisogno di una matita ispirata come quella di Renzo Piano, a cui hanno chiesto da palazzo Moroni di fare una specie di piccionaia di fianco al park per le auto. Come chiedere a Maradona di giocare a calcio Balilla. Quando chiederanno ad una archistar di rivedere l’intero quartiere mettendo una piazza e un boulevard dove ora ci sono i binari e la monorotaia? Forse mai, ma forse invece basterebbe volerlo tanto forte, tutti assieme.

Alberto Gottardo