La Scuola italiana design inaugura un 2018 da record con 220 studenti iscritti

 
Emiliano Fabris

Si è aperta oggi alle ore 15 al Centro Culturale San Gaetano di via Altinate 71 a Padova l’Anno Accademico 2018/2019 di Scuola Italiana Design. L’accademia internazionale di Design del Galileo Visionary District, che ha collezionato proprio in questi mesi collaborazioni internazionali e contratti per lo sviluppo di progetti e prodotti con decine di imprese del territorio, apre questa stagione formativa con un nuovo record di iscritti: sono infatti 220 gli studenti di SID (un +12% sul precedente Anno Accademico) che ha imposto la creazione di 2 nuovi classi. Da quest’anno infatti saranno 3 le prime, 3 le seconde e 2 le terze classi che accolgono gli studenti di SID nelle aule di Corso Stati Uniti in Zona Industriale a Padova.

Una progressione, quella relativa all’attenzione dei ragazzi verso i progetti formativi di Scuola Italiana Design, che ha visto gli studenti crescere dai 156 del 2014 ai 220 dell’anno in corso.

Ancora meglio vanno i numeri relativi alla crescita degli studenti iscritti al primo anno, indicatore dell’attrattività diretta dell’offerta formativa di SID. In questo caso, tra Anno Accademico 2014/15 e 2018/19 la crescita ha registrato un +70% circa tra i 53 studenti iscritti a fine 2014 e i 90 della fine del 2018.

Ma SID si conferma pure una struttura in grado di reggere la sfida della sostenibilità economico-finanziaria con unaperformance della divisione Education che ha toccato per la prima volta i 978 mila euro di fatturato per l’esercizio 2017.Uno sviluppo che ha visto più che raddoppiare anche il numero di docenti, ricercatori, manager e accademici coinvolti passati da 14 a 34.

Per inaugurare un anno in cui le collaborazioni internazionali e le occasioni di crescita professionale legate al confronto diretto con le imprese sono più che mai attive, SID ha scelto di ospitare una lezione del filosofo e saggista Leonardo Caffo, che affronterà il tema della leggerezza applicata al design a partire dalle “Lezioni Americane” di Italo Calvino.

«A pensarci bene» ha detto il filosofo e saggista Leonardo Caffo, ospite dell’evento di inaugurazione dell’Anno Accademico 2018/19 di Scuola Italiana Design «le Lezioni Americane di Calvino del 1985 sono soprattutto delle lezioni sul progetto di mondi e di oggetti: con qualche forzatura potremmo dire che sono proprio delle lezioni di design. A partire da “la leggerezza” proveremo a raccontare cosa significa oggi disegnare mondi, relazioni e oggetti consapevoli del ruolo che sempre più i designer avranno nel mondo futuro esplorando ogni lezione calviniana come una stazione per capire meglio il ruolo del progettista nella società contemporanea. Farlo per l’inaugurazione di una scuola di design significa tentare di dar senso all’insegnamento più grande di Calvino: è attraverso l’educazione che si compie il progetto più grande, quello dell’uomo sull’uomo».

«I numeri della crescita di SID» ha detto Emiliano Fabris, direttore del Galileo Visionary District «sia dal punto di vista economico-finanziario che da quello degli iscritti confermano le scelte fatte durante gli anni e ci offrono l’opportunità di guardare al prossimo futuro con una fiducia rinnovata. Ma Scuola Italiana Design è uno spazio didattico, formativo e culturale che coinvolge e vuole coinvolgere l’intero territorio. Lo facciamo grazie alle tantissime collaborazioni con le imprese che ci chiedono nuovi stimoli e progetti, con le relazioni che abbiamo intessuto con gli atenei internazionali, a Parigi ed altrove, con relazioni sempre più proficue con il tessuto dell’innovazione e con i centri di ricerca del Paese ma pure grazie al coinvolgimento di tanti professionisti e intellettuali di fama che vengono da noi per offrire nuovi stimoli ad una generazione, quella dei nostri studenti, che vogliamo sia motore dello sviluppo del nostro territorio».

 

Leonardo Caffo, insegna Filosofia dell’architettura al Politecnico di Torino e Studi Curatoriali alla NABA, Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Ha fondato e coordina la piattaforma di produzione curatoriale Waiting Posthuman Studio, collabora con il Corriere della Sera, L’Espresso e Domus. Come membro della Facoltà insegna anche al Made Program di Siracusa, collabora con la Scuola Holden di Torino dove insegna Scrittura non Creativa. Fondatore di Walden Milano, hub di eventi e bistrot letterario, ha scritto circa venti libri tradotti in varie lingue; tra gli ultimi A come Animale (Bompiani, 2015), La vita di ogni giorno (Einaudi, 2016), Fragile Umanità (Einaudi, 2017), Costruire Futuri (Bompiani, 2018) e Vegan (Einaudi, 2018).