L’Appe Padova lancia la “buona movida” a Padova

 

E’ possibile che spritz faccia rima con promozione della città e maggiore sicurezza. Esiste una ricetta che porti Padova ad essere una città più vivace e gradevole per residenti e turisti. Ne sono convinti i commercianti dell’Appe – associazione dei pubblici esercizi di Padova che oggi a palazzo Moroni hanno illustrato le proposte avanzate all’amministrazione comunale la scorsa settimana.

Un metodo partecipativo, quello dell’Appe, visto che le proposte sono state raccolte tra una trentina di esercenti che si sono dati appuntamento il 24 luglio in una assemblea pubblica che ha prodotto un documento (in allegato qui sotto) consegnato dal presidente Erminio Alajmo e dal segretario dell’associazione Filippo Segato. (nella foto a lato assieme al vice presidente Appe Fabrizio Graziati)

“Sono molti i punti che abbiamo sottoposto all’amministrazione comunale – ha spiegato Alajmo – abbiamo parlato dell’ordinanza che fissa la chiusura obbligatoria per alcuni bar a mezzanotte, abbiamo discusso della questione parcheggi: il sindaco Bitonci ha condiviso in campagna elettorale i punti che gli abbiamo sottoposto. Ora vorremmo delle risposte”.

Dello stesso avviso il vice presidente dell’Appe Fabrizio Graziati che ha messo insieme un coordinamento tra i baristi del centro storico a cui partecipano i trenta esercenti riunitosi il 24 luglio.

“In particolare l’ordinanza firmata da Flavio Zanonato nel 2009 – ha sottolineato Filippo Segato – viene ritenuta dagli esercenti del centro storico anacronistica, inutile e ingiustificata perchè nel frattempo è cambiata la geografia della movida padovana, con una costellazione di eventi specie estivi, che va anch’essa rivista”.

 

Qui di seguito il documento sottoposto dai commercianti Appe all’amministrazione comunale, in attesa di risposta.

Oggetto: osservazioni e proposte per i pubblici esercizi del centro storico di Padova.
Si è svolta giovedì 24 luglio u. s. la partecipata riunione degli esercenti pubblici esercizi del Centro Storico di Padova, ristretta a quelle attività che attualmente sono soggette all’ordinanza di limitazione dell’orario di apertura, con chiusura obbligatoria entro le ore 24.

La riunione, convocata dall’APPE, ha visto la presenza del vice Presidente, sig. Fabrizio Graziati, e del Segretario, dott. Filippo Segato. Durante i primi minuti della riunione, ha presenziato anche l’Assessore dott. Stefano Grigoletto, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale. A questo primo incontro, abbiamo preferito che non fossero presenti né rappresentanti delle Istituzioni, né giornalisti, in modo che gli esercenti si esprimessero più liberamente.
Dopo una prima parte introduttiva, la riunione ha toccato tutti gli argomenti di interesse degli imprenditori presenti: prima di tutto, ovviamente, la limitazione degli orari di apertura, ma anche altri argomenti come la “patente a punti”, l’ordine pubblico, la pulizia, il controllo del territorio, gli eventi e intrattenimenti, i parcheggi e altri argomenti. Riteniamo opportuno riepilogare qui di seguito, schematicamente, quelle che sono le osservazioni e proposte maturate durante l’incontro.

Orari di apertura dei pubblici esercizi
Si ritiene che l’obbligo di chiusura alle ore 24 sia attualmente anacronistico, inutile e ingiustificato. Le problematiche che, diversi anni fa, avevano convinto l’allora Sindaco Zanonato a redigere l’ordinanza di chiusura anticipata sono in gran parte venute meno, sia per la minore presenza di avventori, ma anche per un maggiore senso di responsabilità maturato dagli esercenti. Si richiede, pertanto, almeno in via sperimentale per un periodo di sei mesi, la possibilità di portare l’orario di chiusura dei pubblici esercizi alle ore due della notte. La richiesta è giustificata anche in considerazione delle altre attività che gli esercenti e l’Amministrazione comunale si impegnano a porre in essere e che sono di seguito descritte.

Patente a punti
Dopo una veloce disamina delle disposizioni attuate nel Comune di Cittadella, si ritiene che una parte di esse, con le dovute modifiche, possano essere applicate anche a Padova, per gli esercizi del Centro Storico. Un’eventuale introduzione del meccanismo della “patente a punti” non trova gli esercenti contrari a prescindere, purché sia attuata in modo concordato e con spirito collaborativo e non punitivo. Gli esercenti auspicano che la “patente a punti” serva a individuare e punire quegli esercenti che eventualmente operano fuori dalla legalità, senza penalizzare l’intera categoria per colpa di pochi imprenditori non propriamente corretti.

Controllo del territorio
Gli esercenti pubblici esercizi confermano che, soprattutto nei mesi da ottobre a maggio, in coincidenza della stagione universitaria, e soprattutto nelle serate di mercoledì, venerdì e sabato, vi sono nella zona delle “piazze” e del “ghetto” assembramenti di persone che possono causare disagio e disturbo alla quiete pubblica. Allo stesso tempo, sottolineano che la gran parte di queste persone, soprattutto quelle che creano più confusione e schiamazzi, non sono clienti dei locali pubblici, ma si tratta di persone che vengono da aree esterne del centro, portando già con sé bottiglie di alcolici (distinguibili da quelle dei bar per formato e marca), che poi abbandonano sul suolo pubblico. Gli esercenti chiedono quindi che, soprattutto dopo le ore 23 e fino alle ore 2 della notte, vi sia un maggiore presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Non servono tanti pattuglioni o squadre dell’esercito: sarebbe sufficiente una camionetta che, solo nelle sere di mercoledì, venerdì e sabato, venisse parcheggiata in una delle piazze e ogni tanto facesse un passaggio per “farsi vedere”. Sicuramente la sola presenza dei militari, in quegli orari, farebbe desistere i malintenzionati e riporterebbe ordine in Città.

Figure di “Assistente alla sicurezza” e “Addetto all’assistenza”
Si tratta di due figure previste nell’ordinanza del Comune di Cittadella che hanno il compito di sorveglianza e coordinamento dell’afflusso degli avventori nelle aree interne ed esterne dei locali. Gli esercenti si impegnano ad individuare, ciascuno per il proprio ambito di attività, un addetto (può essere il titolare stesso, oppure un socio, oppure ancora un dipendente) che si occupi di regolare l’afflusso dei clienti, occupandosi anche della segnalazione alla forze dell’ordine competenti, qualora ravvisassero casi di comportamenti molesti, persone ubriache o problematiche. In questa prima fase sperimentale, soprattutto se venisse incrementata la presenza di forze dell’ordine, si ritiene di poter evitare di prevedere la figura dell’“Assistente alla sicurezza” in quanto ritenuta una via di mezzo tra l’addetto del pubblico esercizio e il personale delle forze dell’ordine, senza però poteri di intervento diretto in caso di necessità.

Pulizia delle aree esterne
Gli esercenti, impegnandosi a mantenere pulite, alla chiusura dei rispettivi locali, le aree esterne di competenza, chiedono il posizionamento di un certo numero di cestini per il deposito di rifiuti, in modo da dare maggiore possibilità di smaltimento ai clienti e a coloro che, invece, si portano le bottiglie da casa. I cestini per i rifiuti, di capacità adeguata allo scopo, potrebbero essere collocati (anche in via provvisoria solo in orario serale/notturno) nelle piazze e vie interessate al fenomeno dello stazionamento delle persone. Un simile intervento può essere pensato per i tantissimi mozziconi di sigarette che vengono abbandonati sul suolo pubblico.

Bagni pubblici
Attualmente risultano essere aperti al pubblico due servizi igienici, uno in via Pietro d’Abano e l’altro in Piazza delle Erbe, che dovrebbero però chiudere verso le ore 23.30 o, comunque, non più tardi della mezzanotte. Viene proposto che questi bagni possano rimanere aperti, almeno nelle sere di mercoledì, venerdì e sabato, fino alle ore 2 della notte.
Si chiede inoltre che si preveda l’installazione di un bagno chimico in Piazza Capitaniato, per dare modo di utilizzarlo a coloro che si trovano nelle piazze e non vogliono entrare nei pubblici esercizi per usare i loro servizi igienici.
Queste due misure, oltre all’aumento dell’orario di apertura degli esercizi (e la conseguente disponibilità di servizi interni ai locali) dovrebbero consentire la drastica diminuzione degli episodi di sporcizia delle aree pubbliche e private che sono tristemente noti. Questa maggiore disponibilità di servizi igienici, però, va affiancata a una continua attività di sorveglianza da parte delle forze dell’ordine che devono sanzionare coloro che violano le norme del vivere civile. Meglio sarebbe se i trasgressori venissero fotografati e le foto pubblicate sul sito internet del Comune!

Organizzazione di eventi
Da diversi anni l’Amministrazione Comunale autorizza lo svolgimento di diverse attività estive (“Bastioni”, “Navigli”, “Sherwood”, “Pride Village”) che, originariamente, nelle intenzioni degli amministratori, dovevano “togliere pressione” al centro storico, distribuendo i consumatori su più punti del territorio comunale. Il risultato, a distanza di qualche anno, è che da un lato il centro storico, nelle serate estive, si sta lentamente ma progressivamente svuotando, mentre negli altri punti di aggregazione si verificano assembramenti, confusioni e moltissime presenze di persone. Tra l’altro, queste attività decentrate beneficiano di un orario di apertura prolungato rispetto alla mezzanotte, generando così già in partenza una sorta di concorrenza impari con le attività del Centro Storico. Gli esercenti chiedono che a partire dall’anno prossimo venga limitata la possibilità di avviare questo genere di eventi e che, qualora venissero organizzati, abbiano gli stessi orari degli esercizi del Centro.

Parcheggi e Zona a Traffico Limitato
È stato reso noto che l’Amministrazione comunale sta procedendo a una rilevazione del numero effettivo di parcheggi disponibili in centro. In attesa di questi dati, si chiede che i parcheggi attualmente disponibili (soprattutto San Biagio e Piazza Insurrezione) siano messi a disposizione, in orario serale, gratuitamente o a tariffa ridotta, in modo da agevolare l’arrivo e la sosta dei consumatori. Dovrebbe essere potenziata la segnaletica che indirizza gli automobilisti verso le aree adibite a parcheggio, per evitare un continuo (e pericoloso, nonché inquinante) girovagare degli automezzi per la Città.

Particolari criticità sono rilevate in piazza dei Signori, dove gli esercenti faticano a svolgere il loro lavoro per automezzi che sfrecciano ad alta velocità, parcheggiano anche in zone in cui vi è il divieto e impediscono il normale afflusso di clienti, camerieri e cittadini. Si chiede inoltre che tutti i varchi elettronici che delimitano la Zona a Traffico Limitato vengano spenti alle ore 20, per favorire l’accesso in città e che il libero accesso venga segnalato in modo evidente. Alcuni esercenti, che autonomamente con i propri mezzi provvedono a trasportare le forniture di materie prime per i loro locali, chiedono che – su motivata richiesta – sia loro concesso il permesso di transitare sotto i varchi elettronici dalle ore 13 alle ore 18 (anziché fino alle ore 16 come attualmente previsto).

Arredo urbano
Gli esercenti ritengono che le attuali disposizioni che regolamentano l’arredo urbano siano penalizzanti e controproducenti. Il riferimento, in particolare, è alla qualità e colore di tavolini e sedie (che finiscono per essere tutti uguali, tutti grigi, e danno un’immagine “triste” della Città) e della possibilità di collocare fioriere per la separazione e delimitazione delle aree adibite a plateatico (viene richiesta maggiore “flessibilità” nell’esame delle fioriere che è possibile collocare e nella “scala cromatica” da utilizzare per sedie e tavolini). Tra l’altro, la collocazione delle fioriere servirebbe a contenere i plateatici entro i limiti stabiliti e darebbe un’immagine più “allegra” della Città.

Plateatici esterni
Gli esercenti chiedono che siano riviste le tariffe per l’occupazione degli spazi esterni, eliminando l’aumento del 20% applicato agli esercizi del Centro Storico. La richiesta è particolarmente giustificata nel corrente anno, in quanto i plateatici non hanno portato alcun incremento al fatturato dei locali, a causa delle condizioni metereologiche particolarmente avverse. Alcuni esercenti si sono detti disponibili a mantenere collocati tavolini e sedie anche nel periodo invernale, se gli spazi pubblici fossero concessi gratuitamente, anche se l’eventuale spostamento per la collocazione di bancarelle in occasione delle Festività Natalizie comporterebbe un costo non indifferente.

Limitazione al rilascio di nuove autorizzazioni
Gli esercenti sono preoccupati per la possibilità, espressa dalla precedente Amministrazione Comunale, di prevedere il rilascio di nuove autorizzazioni nell’area del Centro Storico che, invece, è attualmente regolamentata (la cosiddetta “zona rossa”). Chiedono che non vengano apportate modifiche alla vigente disciplina: nuove licenze in Centro Storico non farebbero che aumentare i problemi di vivibilità e sostenibilità che già esistono e che con tanta fatica si cerca di contenere, nel rispetto dei diritti dei residenti e delle imprese.

A margine dell’incontro, più di un esercente si è lamentato di un episodio accaduto nei mesi passati. Sono stati notificati verbali di accertamento di infrazione, elevati da personale della Polizia Municipale, consistente nella somministrazione di bevande oltre l’orario di chiusura (oltre la mezzanotte). Gli esercenti lamentano che l’ispezione è avvenuta a loro insaputa, senza contraddittorio, senza che il personale della Polizia Municipale entrasse in esercizio, senza consegna di copia del verbale con registrazione di eventuali osservazioni dell’esercente… In pratica, agli esercenti sono arrivate direttamente le sanzioni senza neppure sapere il motivo. Un eventuale possibile consumo di bevande potrebbe riferirsi ai dipendenti che, a locale chiuso, mentre stavano facendo le pulizie, forse si dissetavano con una bevanda… Si ritiene utile e opportuno informare l’Amministrazione Comunale di questi incresciosi episodi, registrati in più locali e in periodi diversi.
Gli esercenti presenti alla riunione hanno liberamente nominato n. 3 loro portavoce, che potranno riferire di persona ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale quelle che sono le osservazioni, proposte e legittime aspettative della categoria: si tratta di esercenti pubblici esercizi ovviamente collocati nelle Piazze e nel Ghetto che potranno intervenire direttamente negli eventuali incontri che verranno convocati.

Si ritiene che questo documento possa essere una prima base di partenza per un lavoro di collaborazione tra esercenti e Amministrazione Comunale, a vantaggio di tutti: cittadini residenti, clienti, turisti, esercenti, forze dell’ordine.
Confermando la piena disponibilità a un incontro di approfondimento, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.