Sicurezza in stazione? I commercianti bocciano Bitonci-Saia

 

Chiara Stecca è un punto di riferimento per chi vuole “misurare la febbre” dell’insicurezza in zona stazione a Padova. E quella febbre è salita da quando a palazzo Moroni siede l’amministrazione guidata dal sindaco Massimo Bitonci e come assessore alla polizia municipale vede il ritorno dopo dieci anni dalla Giunta Destro dell’assessore Maurizio Saia. Lo spiega con esempi e interviste l’articolo scritto per il Mattino di Padova da Felice Paduano di cui riportiamo la prima parte.

«Tra spaccio e degrado non ne possiamo più»
«Non è cambiato niente. Anzi, sotto certi aspetti, la situazione è peggiorata». A parlare così sono Chiara Stecca, contitolare del Bar Ruffo, in via Stazione, che è in vendita ormai da sei anni ed Adriano Policicchio, residente in Piazza De Gasperi, angolo Corso del Popolo. «Tre giorni fa ho chiamato il sindaco Bitonci ed ho parlato con un funzionario della sua segreteria» sottolinea la battagliera barista, che da 15 anni lotta contro il degrado «Nella zona compresa tra la stazione e piazza De Gasperi si continua a spacciare giorno e notte. Adesso sia i nigeriani che i tunisini vendono eroina e cocaina di nuovo all’incrocio tra via Cairoli e Viale Codalunga. La nuova giunta comunale ha fatto non male, ma malissimo, ad eliminare il divieto ai bar ed ai supermercati di vendere bevande alcoliche per asporto. Lo spettacolo che vediamo davanti alle nostre attività commerciali, tra l’ex negozio di Renato Autoradio ed il Mc Donald’s, è nauseante come durante i primi anni di quando c’era Zanonato. I blitz della polizia, dei carabinieri e dei vigili sono stati intensificati, ma non stanno servendo a niente.