Lavoratori delle Acciaierie Venete in assemblea con la Fiom, tra preoccupazione, rabbia e solidarietà

 

La Fiom e i delegati hanno incontrato oggi in Assemblea i lavoratori delle Acciaierie Venete con i quali si è discusso del sopralluogo dei periti in azienda, delle questioni emerse dalla cronaca giudiziaria, dell’incontro tenutosi lunedì fra sindacati, delegati e azienda e della salute dei lavoratori feriti.

Il sindacato rispetto all’azienda ritiene che i tempi necessari per il dissequestro dello stabilimento potrebbero essere più lunghi di quelli ipotizzati dalla proprietà e per tanto conferma, in accordo totale con i lavoratori, l’assoluta contrarietà alla cassa integrazione nel periodo di sequestro dello stabilimento. Nel contempo i lavoratori hanno informato il sindacato della volontà dell’azienda di utilizzare le loro ferie in eventuale sostituzione della cassa integrazione. Ipotesi assolutamente inaccettabile sia per la Fiom che per gli stessi lavoratori.

Durante l’assemblea i lavoratori hanno informato il sindacato che in questi giorni sia gli operai della Hayama Tech e che quelli di altre società appaltatrici sono stati impiegati in mansioni che normalmente vengono svolte dagli operai dell’acciaieria, in altri reparti dell’Acciaieria, dove il lavoro ha continuato ad essere svolto. Questa condizione è assolutamente inaccettabile da parte della Fiom che ne chiederà spiegazioni all’azienda.

Il sindacato procederà con una diffida nei confronti dell’azienda e ovviamente rivendica, come già espresso, la necessità di discutere il prima possibile della nuova configurazione dello stabilimento.

La Fiom e la Cgil di Padova si stanno adoperando perché dei propri periti siano presenti nel comitato tecnico.

Per finire si è parlato dello stato di salute dei compagni di lavoro feriti e ancora in ospedale, si sono organizzati per la prossima settimana le delegazioni che andranno in visita da Sergio che è ricoverato a Cesena, da David ricoverato a Verona e da Simone che ha fatto ritorno a casa.

Nei prossimi giorni sarà reso operativo il conto corrente di solidarietà alle famiglie dei feriti.  Si sta valutando di mettere in campo iniziative di supporto psicologico sia per le famiglie dei lavoratori coinvolti sia per gli stessi lavoratori presenti nello stabilimento di Riviera Francia al momento dell’incidente, non coinvolti fisicamente, ma provati psicologicamente dalla disgrazia accaduta ai compagni.