L’economia padovana “salvata” dall’export, Pavin promuove la cura Monti

 

Nel 2011 le esportazioni padovane sono cresciute del +15,8% (Veneto +10,2%, Italia +11,4%), pari a un volume di 8,3 miliardi di euro. lo attestano i dati del centro studi di confindustria Padova illustrati oggi dal presidente Massimo Pavin. Non solo l’export ha completato il recupero dai minimi della recessione (5,7 miliardi nel 2009), ma ha superato il picco di attività pre-crisi (7,6 miliardi nel 2007).

Nel primo trimestre 2012 le esportazioni hanno realizzato un sorprendente +11%. Il Veneto si è fermato al +2,1 (Italia +5,5%).

“La contrazione della produzione industriale è del 4% su marzo 2008 siamo ancora sotto del 19% – puntualizza il presidente Pavin – I dati relativi ai primi tre mesi dell’anno in corso . Nei primi cinque mesi dell’anno abbiamo visto 132 procedure di crisi aprirsi che coinvolgono 3072 lavoratori. Quindi vuol dire che la crisi è ancora in atto ed è ben lungi dal finire: ma guarando i dati dell’export vediamo che l’industria padovana ha reagito, puntato sulla qualità, esplorato nuovi mercati. Vuol dire che non è in declino, non intende rassegnarsi alle difficoltà. Ha imboccato una selezione darwiniana durissima, ma continua ad avere opportunità di sviluppo, a determinate condizioni anche in questo contesto di crisi.

La performance dell’export indica la strada: oggi si salvano le aziende che internazionalizzano.

Dalla Russia alla Cina, dagli Stati Uniti al Brasile alla Turchia: la capacità di intercettare la domanda estera è il discrimine tra sviluppo e declino”.

Sulle politiche del governo Monti Pavin ha avuto parole positive: “il governo Monti va sostenuto – ha detto il presidente di Confindustria Padova – si sta facendo negli ultimi mesi quello che non si è fatto per troppi tempi. Certo il carico fiscale sia per le imprese che per i lavoratori non è più sostenibile, ma si cominciano a vedere in modo oggettivo le manovre per la crescita. Un primo passo sulla riforma del lavoro si è visto, certo si può fare di più, ma guardiamo al bicchiere mezzo pieno. Vediamo con etremo favore la lotta alla evasione fiscale: è giusto riequilibrare nel nostro tessuto sociale ed economico il gap tra chi paga le tasse e chi le elude. Siamo positivi anche sulla spending review, che sembra essere un provvedimento importante, che porterà dei risultati anche nel breve”.