L’equipe medica di Villa Maria raggiunge l’eccellenza nella chirurgia al ginocchio grazie al robot Rio Mako

 
l’equipe medica della chirurgia al ginocchio di Villa Maria

A distanza di meno di due anni dalla ripresa della attività chirurgica, la Casa di cura Villa Maria rivoluziona la sala operatoria con l’avvento della robotica. È stato effettuato dall’equipe del dottor Davide Bertolini il primo intervento di chirurgia protesica di ginocchio con il robot Rio Mako.
Una tecnologia statunitense da alcuni anni utilizzata anche in Italia ma disponibile solo in pochissimi centri sul territorio nazionale.
“L’obiettivo è quello di assicurare a tutti i nostri pazienti servizi sempre più sicuri, mirati e all’avanguardia per quanto riguarda tutte le branche autorizzate. Con la dotazione della seconda sala operatoria a Villa Maria siamo orgogliosi di presentare un’innovazione senza precedenti nella storia decennale di questa clinica, capace di valorizzare l’attività che già viene svolta di alta complessità investendo in tecnologia – spiega l’amministratore delegato Vincenzo Papes – A questo si aggiunge un ulteriore passo avanti nell’assicurare il massimo del comfort ai pazienti, con la dotazione di 18 nuovi posti letto di degenza post operatoria.

IN SALA OPERATORIA – Sono tre le protesi monocompartimentali impiantate dall’equipe chirurgica del dottor Davide Bertolini, pioniere della chirurgia robotica in Italia con oltre 600 interventi realizzati. Tra i primi in Europa ad utilizzare questa tecnologia, che ora è disponibile anche a Padova. “Il valore aggiunto di questa metodica sta nella pianificazione iperdettagliata dell’intervento, che sfrutta la ricostruzione 3D computerizzata del ginocchio e consente un’estrema precisione in sala dove valutiamo la corrispondenza anatomica della protesi con la tensione articolare legamento. Con una fresa teleguidata viene inciso l’alloggiamento della protesi – spiega il chirurgo ortopedico, dottor Davide Bertolini, che si è avvalso nell’intervento dell’equipe infermieristica di sala della Casa di cura, coordinata da Massimo Cavasin – Questo consente un risparmio dei tessuti che vengono interessati dall’intervento, un maggior controllo del dolore e tempi di recupero più rapidi per i pazienti, che dopo appena due giorni camminano già con le loro gambe e possono essere dimessi dalla struttura. Per i suoi buoni esiti questa metodica rappresenterà sempre più il futuro della chirurgia ortopedica”.

LA ROBOTICA IN SALA – L’operazione si basa sulla proiezione computerizzata di una TAC tridimensionale sulla quale il chirurgo può programmare il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianificato l’intervento al computer si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere a infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor simulando il lavoro in artroscopia ed il medico mediante un braccio guidato dal software effettua l’intervento. Il metodo consente di limitare gli errori , con un risparmio di tessuto osseo. “Oramai molti pazienti chiedono di essere trattati con il robot, che dà sicuramente garanzie in termini di sicurezza e pronta ripresa del post intervento con la drastica riduzione dei tempi di degenza – così il primario del Reparto di Chirurgia della Casa di cura, dott. Christos Frangos – Oggi l’intervento di protesi monocompartimentale, domani potremo affrontare anche quelli di protesica totale del ginocchio e dell’anca. Grazie anche all’utilizzo di questa nuova metodica la nostra struttura entra di diritto nel gruppo delle eccellenze della chirurgia protesica italiana ”.

IL REPARTO RINNOVATO IN AGOSTO – L’estate del 2018 ha visto la Casa di cura investire anche nella ristrutturazione del reparto di chirurgia ortopedica, con un investimento di 1.2 milioni di euro. Il rinnovamento ha coinvolto il primo piano, che ospita il nuovo Reparto di chirurgia ortopedica, con la realizzazione di una seconda sala operatoria in ISO 5.

Le sale operatorie ora sono 2, interamente ammodernate e attrezzate con strumentazioni tecnologicamente all’avanguardia per garantire interventi chirurgici di alta complessità, tra cui la chirurgia vertebrale e quella protesica. Sul medesimo piano sono stati realizzati 18 posti letto per la degenza post operatoria, dotati di ognicomfort. Punto di forza del Reparto è la presenza di un gruppo qualificato di Anestesisti 24 h su 24, così come il lavoro eccellente di coordinamento delle équipe specialistiche e la collaborazione di strumentisti esperti in tutte le branche chirurgiche.

Il Reparto di Chirurgia opera in regime privato, è autorizzato dalla Regione del Veneto ed accreditato per l’alta complessità extra regione.

VILLA MARIA – I NUMERI: La storica struttura, fondata nel 1956 dal dott. Luigi Volpe e dal 2013 entrata a far parte del Gruppo Centro di Medicina (con sedi nelle province di Treviso, Venezia, Verona, Padova e Belluno), è una realtà in cui operano oltre 200 addetti tra personale dipendente (140) e medici specialisti (60) . La Casa di Cura Villa Maria dispone di una capacità ricettiva di 140 posti letto, di cui88 accreditati nelle branche di Riabilitazione ortopedica e neurologica, Medicina generale, Lungodegenza riabilitativa, e 13 accreditati per pazienti provenienti da fuori regione.
Ogni anno sono oltre 35 mila le giornate di degenza.

La Casa di Cura Villa Maria è inoltre assegnataria dalla Regione del Veneto di 16 posti letto di ODC (Ospedale di Comunità).
È autorizzata per l’attività chirurgica con ricovero nelle branche di chirurgia generale, oculistica, chirurgia ortopedica e traumatologia, chirurgia plastica ed estetica, day surgery, chirurgia vascolare, chirurgia urologica, chirurgia otorinolaringoiatrica (ORL).

Tra gli altri servizi disponibili troviamo la Radiologia ed ecografia, Laboratorio Analisi, Poliambulatorio specialistico.

Il direttore generale è il dott. Battista Camporese, il direttore sanitario la dott.ssa Gemma d’Ettore.