Maxi controllo dei carabinieri al campo nomadi di Albignasego

 

Tre persone sono state arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Padova presso il campo nomadi di Albignasego. Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba per dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti di due zingari dal GIP del Tribunale di Padova, Dott.ssa Lara FORTUNA, sulla base della richiesta formulata dal Pubblico Ministero Dott. Sergio DINI che ha coordinato l’indagine – incentrata principalmente sui furti – condotta dai Carabinieri della Stazione di Albignasego che sono risaliti a due nomadi – un uomo e una donna – dimoranti nel campo allestito presso quella località. Il terzo individuo è stato invece arrestato, sempre nel campo nomadi, poiché sul suo conto risultava pendente un ordine di esecuzione per unificazione pene concorrenti mai notificatogli poiché di fatto irreperibile.

Tra i vari colpi messi a segno dalla coppia, moglie e marito, la certosina attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Albignasego ha consentito di fare luce su quello commesso il 16 marzo 2011 presso il centro commerciale Airone di Monselice quando la donna, al fine di sottrarre capi di abbigliamento e delle borse dai negozi “Piazza Affari” e “La Borsa”, non si faceva scrupolo di coinvolgere le due figlie minori (di 12 e 9 anni); oppure il furto consumato il 25 gennaio 2012 all’interno di un ottico di Albignasego, quando unitamente ad una complice, ad oggi rimasta sconosciuta, fingendosi bisognosa di una misurazione della vista sottraeva il portafoglio all’ignara commessa.
La stessa destrezza ha dimostrato di possedere anche il marito, che il 28 dicembre 2011, approfittando della distrazione del gestore di un Pub, intento nelle operazioni di chiusura, gli sottraeva il borsello contenente l’incasso ed effetti personali.

Nella richiesta dei misura cautelare, il Pubblico Ministero Dott. Sergio DINI ha evidenziato che il nucleo famigliare passato sotto la lente di ingrandimento dagli investigatori, risulta totalmente privo di entrate economiche lecite: l’ultimo introito ufficiale dell’uomo risale al lontano 1992 quando percepì una somma equivalente agli odierni 22 Euro. Nonostante ciò l’allegra famiglia: padre, madre, 5 figli e due nipoti, ad oggi ha vissuto in modo alquanto agiato e risulta alquanto strano accertare che nell’ultimo decennio, in proporzioni diverse, i componenti di predetto nucleo hanno avute intestati 135 tra automobili, moto e motocicli.

Solo la misura cautelare in carcere si rivela pertanto adeguata per garantire l’interruzione delle attività criminose e far cosi cessare l’operato di quella che di fatto è diventata “l’impresa di famiglia”.
Discorso a parte va fatto per il terzo individuo, un 25enne di Milano, che è stato identificato dai Carabinieri all’interno del campo nomadi di Albignasego, proprio mentre era in corso la cattura dei due coniugi gitani.
Il suo modo di fare alquanto guardingo e i vari tentativi di sottrarsi al controllo hanno attirato su di lui le attenzioni dei militari che eseguite delle verifiche più approfondite, lo hanno infine tratto in arresto in esecuzione di un mandato di cattura che pendeva su di lui dovendo scontare una pena residua per rapina di 11 mesi e 2 giorni.