Medicina del lavoro, ecco quali sono i compiti del medico competente

 

Quando si parla di medicina del lavoro, si fa riferimento sostanzialmente a una branca della medicina che è legata allo studio, nonché a tutte quelle attività di prevenzione che riguardano le patologie di carattere professionale. Con quest’ultimo termine si fa riferimento a quell’insieme di malattie che si sviluppano in seguito a tensioni e stress in ambito lavorativo.

Tra i compiti del medico del lavoro troviamo sicuramente quello di valutare il rischio di stress correlato al lavoro che il soggetto sta facendo. Uno dei ruoli principali è certamente rappresentato dalla sorveglianza sanitaria, mentre gli altri obblighi e le responsabilità sono state disciplinate da parte del decreto legislativo 81 del 2008.

Medicina del lavoro e attività da svolgere obbligatoriamente

Nello specifico, l’elenco dei vari ruoli che sono di competenza del medico del lavoro si trova all’articolo 25 dello stesso decreto legislativo. Il primo e più facilmente intuibile obbligo del medico competente è quello correlato con la collaborazione che bisogna mettere in atto con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e di protezione rispetto alla valutazione dei rischi. Per trovare un professionista che si occupa di medicina del lavoro a Padova, si può anche svolgere una ricerca sul web, rapida ed efficace.

Proprio da tale collaborazione tra datore di lavoro e medico del lavoro, ecco che derivano tutta una serie di attività che riguardano la pianificazione della sorveglianza sanitaria e di prevenzione. Un altro ruolo del medico competente è quello di pianificare la sorveglianza sanitaria correlativamente a dei rischi ben precisi, senza dimenticare ovviamente la visita a tutti gli ambienti di lavoro a cui è preposto con cadenza almeno annuale, oppure con la frequenza stabilita dai documenti relativi alla valutazione dei rischi.

Inoltre, un altro ruolo importante del medico del lavoro è certamente quello di provvedere alla compilazione e al referto delle varie cartelle sanitarie dei lavoratori. Tra gli altri compiti troviamo anche quello di inviare, tramite sistemi telematici, le cartelle sanitarie e quelle dei rischi in tutte le situazioni che sono state disciplinate dalla legge.

La nomina del medico del lavoro competente rientra tra gli obblighi che devono essere gestiti da parte del datore di lavoro, come è stato messo in evidenza all’interno del decreto legislativo 81/2008. L’obbligatorietà di tale nomina è legata essenzialmente a tutte quelle situazioni in cui i lavoratori presentano una determinata esposizione a certi rischi, anche in base all’ambiente in cui lavorano.

La valutazione dei rischi deve essere fatta anche il base al grado. Quest’ultimo è legato ad un gran numero di elementi e di fattori. Ad esempio, quanto è grave questo rischio, qual è la sua intensità, così come la durata dell’esposizione allo stesso da parte del lavoratore durante le mansioni che svolge ogni giorno.

Il datore di lavoro che non rispetta tali disposizioni che vanno a disciplinare la nomina del medico competente deve avere a che fare con un’ammenda che si può spingere addirittura fino a 10 mila euro. Nei casi di maggiore gravità c’è addirittura la reclusione da tre fino a sei mesi al massimo.

È direttamente la sorveglianza sanitaria che prevede i casi in cui il medico deve provvedere al rilascio del documento di idoneità alla mansione. Lo scopo di tale giudizio è certamente quello di proteggere il più possibile la salute del lavoratore. Dopo che il medico competente ha portato a termine i vari accertamenti di carattere sanitario, ecco che il medico competente deve inviare, per iscritto un giudizio legato all’idoneità o meno del lavoratore a svolgere tale mansione. Il lavoratore, infatti, può essere ritenuto idoneo, idoneo con delle limitazioni, idoneo con delle prescrizioni, non idoneo temporaneamente, non idoneo in modo permanente.