I migliori trattamenti per case prefabbricate in legno: guida alla scelta e all’applicazione

 

Quali sono i migliori trattamenti per case prefabbricate in legno, che permettono di avere una casa come nuova anche dopo diversi anni? Come fare per proteggere il legno dalle condizioni atmosferiche?
Cercheremo di rispondere a queste ed a molte altre domande in questo articolo guida, dove troverai diversi prodotti consigliati per mantenere una casa in legno. Quindi, prepara carta e penna, perché avrai diversi consigli da appuntare! Quali trattamenti per case prefabbricate in legno scegliere?
Le case prefabbricate in legno sono esposte 365 giorni l’anno alle intemperie, così come al sole ed al vento, per questo motivo la vernice applicata sul legno tende a sbiadirsi e perdere di efficacia; infatti, una vernice o un impregnante sbiadito, non sono più in grado di svolgere il loro lavoro, ossia di proteggere il legno. Le conseguenze di tutto ciò sono diverse e possono comportare seri problemi alla struttura: ad esempio, il legno potrebbe marcire e potrebbero sorgere infiltrazioni d’acqua, con conseguenze difficilmente recuperabili.
Diamo un’occhiata a quali sono i migliori trattamenti presenti nel mercato per la manutenzione delle case prefabbricate in legno.
Come curare le case in legno?

Per mantenere correttamente le case prefabbricate in legno è necessario applicare un trattamento: l’impregnante.  Nelle prossime righe, spiegheremo nel dettaglio cos’è l’impregnante e quali diverse tipologie esistono nel mercato.

L’impregnante

L’impregnante non è altro che un prodotto denso che serve per proteggere e/o colorare il legno, in grado di penetrare nella porosità del legno trattato, senza formare una pellicola superficiale. Questa soluzione è in grado di lasciar traspirare il legno, permettendo uno scambio corretto di umidità con l’ambiente, e di proteggerlo da: degrado causato dagli agenti atmosferici, muffa, funghi e parassiti.
Nel mercato esistono diverse tipologie di impregnante per case prefabbricate in legno:

– A base d’acqua: si tratta di una soluzione molto versatile, che può essere usata sia all’interno che all’esterno, perché non rilascia odore. Questi impregnanti si asciugano molto velocemente e rispettano l’ambiente, perché emettono meno sostanze nocive rispetto gli impregnanti a base solvente;

A base solvente: in grado di penetrare maggiormente in profondità nel legno e di renderlo più resistente agli agenti atmosferici. Grazie alla presenza di solventi sintetici, è possibile prevenire la formazione di funghi e muffe; tuttavia, per via dell’odore forte, si consiglia di usare questa tipologia solo per superfici esterne.

A seconda della tipologia di impregnante, è possibile scegliere tra i diversi colori di impregnante:

– Bianco,
– Ciliegio,
– Wengé,
– Castagno,
– Douglas,
– Mogano,
– Noce chiaro,
– Noce medio,
– Noce scuro,
– Rovere,
– Verde abete.

Oppure, se preferisci mettere in risalto le venature del legno, puoi optare per un impregnante trasparente.

Inoltre, ogni colore può avere una delle seguenti finiture:
– Satinata, per esaltare il naturale aspetto del legno,
– Effetto cera (o opaco), perfetta per mascherare le imperfezioni,
– Lucida, particolarmente indicato per accentuare la tonalità del colore scelto.

Come applicare il trattamento?

Esistono delle operazioni universali da svolgere ogni volta che si vuol applicare un trattamento ad una casa prefabbricata, di modo che il trattamento stesso sia longevo e venga svolto un lavoro di grande qualità.

Le operazioni da svolgere sono le seguenti:

  1. Nel caso in cui la struttura non sia nuova, è necessario rimuovere la vecchia vernice con della carta abrasiva (o carta vetrata): puoi scegliere della carta a grana grossa o media, a seconda di quanto “secca” è la vernice. Se la vernice vecchia è lì da molto tempo, puoi usare una carta vetrata con granatura fine, mentre se la vernice da rimuovere è di recente applicazione, consigliamo di usare una grammatura più grossa;
  2. Una volta rimossa la vernice, dovrai rimuovere la polvere generata dallo sfregamento della carta con il legno. Rimuovi, quindi, questa polvere con un panno asciutto in microfibra;
  3. Dopo aver rimosso tutta la polvere in eccesso, applica il primo strato di impregnante e lascialo asciugare per almeno una giornata;
  4. Ripeti l’operazione ed applica una seconda mano di impregnante per una resa migliore (questa operazione è particolarmente consigliata per chi non intende stendere la vernice colorata). Quindi lascia asciugare per almeno 24 ore;
  5. Applica ora la vernice colorata e lascia asciugare per 24 ore;
  6. Puoi applicare un secondo strato di vernice colorata e lasciarla asciugare per altre 24 ore;
  7. Per ottenere un risultato di qualità, potresti pensare di applicare anche una mano di smalto o flatting, in grado di proteggere maggiormente la struttura e la vernice.

Consigliamo di svolgere questo lavoro nelle stagioni più calde, quindi primavera ed estate, al fine di ottenere un miglior risultato (ossia, una stesura omogenea sia dell’impregnante che della vernice stessa).

A cosa serve carteggiare?

In molti si sono chiesti a cosa serva carteggiare, ossia rimuovere la vecchia vernice a mano o con una levigatrice con carta vetrata. Per quanto questa operazione possa risultare faticosa, è essenziale per ottenere un lavoro di qualità.
Infatti, levigando il legno e rimuovendo la vecchia vernice, sarà possibile ottenere una superficie grezza, che permetterà di far aderire meglio il nuovo strato di vernice.

A seconda del lavoro che dovrai svolgere, puoi scegliere una carta vetrata con grana:

Molto grossa, ossia compresa tra 12 e 20: questa tipologia è particolarmente adatta per le operazioni di sgrossatura. È indicata per rimuovere la vecchia vernice su superfici ruvide e molto danneggiate;

Grossa, compresa tra i 60 ed i 120: indicata per superfici più delicate rispetto alle precedenti, ma con imperfezioni marcate. Anch’essa, è valida per rimuovere la vecchia vernice;

Media o medio/fine, da 120 a 220: questa tipologia è perfetta per svolgere dei lavori di rifinitura o per rimuovere eventuali granelli di polvere rimasti tra una verniciatura e l’altra. Inoltre, passare questa tipologia di carta vetrata prima di una nuova mano di vernice è un toccasana per il legno, perché permetterà alla nuova vernice di aggrapparsi meglio;

Fine o extra-fine, da 280 a 600: questa variante è indicata per finiture molto fini o per il modellismo.

A seconda della quantità di vernice da rimuovere (quanto è spesso lo strato di vernice?), consigliamo di orientarsi su una tipologia a grana grossa o molto grossa. Tuttavia, se la superficie da trattare è nuova o grezza (ad esempio, con uno strato di impregnante applicato di recente) puoi usare una carta abrasiva a grana medio/fine.