Militare morto in Afghanistan: Zanon, “Vescovo Padova pecca di presunzione”

 

“Come molti padovani sono rimasto sconcertato dalle dichiarazioni fatte alla stampa dal Vescovo di Padova Antonio Mattiazzo sulla esaltazione dei nostri caduti nelle missioni di pace. Una volta tanto anche un Vescovo pecca di presunzione e di scarsa informazione”. Così si esprime il Dirigente Nazionale del Popolo della Libertà Raffaele Zanon che aggiunge “proprio perché Matteo Miotto è stato un fedele della Diocesi padovana che si estende fino a Thiene meriterebbe pietà e rispetto da un presule che inaspettatamente mette in discussione lo spirito della nostra missione in Afghanistan perché i nostri ragazzi sarebbero armati”. “Ci mancherebbe – sottolinea Zanon – che i nostri militari agissero disarmati, nel quadro di una missione di pace sotto l’egida dell’Onu, in un territorio dove vi è una continua guerra tra bande dove non c’è né pace né giustizia né rispetto della persona umana.” “Sarebbe come dire che le nostre Forze di Polizia non meritano rispetto perché svolgono il loro compito a tutela della nostra sicurezza portando le armi di ordinanza. Sono convinto – sostiene Zanon – che in casi come questo il silenzio e il rispetto per il lavoro dei nostri militari in un paese vittima dell’intolleranza dell’integralismo islamico dovrebbe far riflettere il Vescovo Antonio, che sicuramente avrà la capacità di comprendere che ci si può sbagliare e riconoscere il valore morale del sacrificio dei nostri uomini in divisa impegnati a restituire prima di tutto la dignità a quelle popolazioni che hanno la sfortuna di vivere in un paese vittima di un sistema medioevale che la stessa Chiesa dovrebbe contribuire a modificare e migliorare.”

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