Mondo dell’impresa in lutto: e’ morto Pietro Parpajola, fondatore della ParPas

 

È morto stamane Pietro Parpajola, persona molto conosciuta nel mondo produttivo di Cadoneghe. Nato a Cadoneghe il 13 giugno del 1926, e residente a Cadoneghe in via Cimarosa 3, era vedovo e viveva da solo. I due figli, Vladi e Lady, lavorano nell’azienda di famiglia, la Parpas.
La storia professionale di Parpajola è anche quella di due amici, due compagni di lavoro, due esempi di capacità e intelligenza imprenditoriale. Pietro Parpajola e Giosuè Pasquetto, che nel 2008 sono stati insigniti del Premio Comune di Cadoneghe all’innovazione, alla creatività e allo sviluppo economico.

Pietro cominciò la sua esperienza lavorativa come aiutante presso un meccanico di biciclette. Poi, a 14 anni, compì il salto di qualità, e con il suo libretto di lavoro si presentò all’officina Bedeschi, dove venne assunto in piena regola. Lavorare da Bedeschi significava godere di una grande stima, venire guardato con rispetto da tutti.
L’amico Giosuè intanto aveva trovato lavoro come apprendista fabbro da Busatto, un piccolo artigiano che gestiva una bottega per la costruzione e riparazione di attrezzi agricoli.

Parpajola e Pasquetto, pur avendo percorso strade diverse, approdarono alla fine alla stessa specializzazione, quasi una predestinazione. Avevano le stesse idee, le stesse speranze, trascorrevano insieme il loro tempo libero. Avevano un sogno comune: mettersi in proprio, tentare la grande avventura.
E così, nel 1951, in uno stanzino di 3 metri per 3 privo di pavimento in via Gramsci, nacque la “Parpas”, ditta che produceva tritacarne e macinini da caffè. Oggi quella piccola azienda si è fatta grande, esporta i suoi macchinari ad alta tecnologia in tutto il mondo e impiega circa 150 dipendenti.

«La scomparsa di Pietro Parpajola – dice il sindaco Mirco Gastaldon – rappresenta una perdita enorme per tutto il nostro territorio. Il suo è stato un contributo fondamentale per lo sviluppo di Cadoneghe e della sua collettività. Tanto che posso dire che la Parpas ha contribuito negli anni al mutamento dei costumi, al passaggio da una società contadina all’attuale società industriale, ha aiutato lo sviluppo del paese. Nel 1951 la situazione economica era per molti versi paragonabile a quella di oggi, c’era crisi e poca voglia di investire. Ma Pietro ha dimostrato, con le sue idee e il suo coraggio, che fare impresa si poteva anche allora. Uno stimolo per i giovani di oggi ad avere fiducia nel futuro e nella forza delle innovazioni. Ai figli e a tutti i familiari di Pietro Parpajola giungano il più sentito cordoglio mio personale e di tutta la Giunta».