Nasce Rete popolare con Oscar Giannino e Flavio Tosi (che sdogana Renzi a destra) come padrini a Padova

 

Il Pdl prova a trovare una bussola e si prepara al post Berlusconi interrogandosi al proprio futuro a Padova attorno a Oscar Giannino, mattatore della serata al Crowne Plaza di Limena. Organizzatore della serata Domenico Menorello. Ospite d’onore Flavio Tosi, ma anche la presenza di Antonio De Poli ha destato interesse, ed andando sempre in grado discendente anche dei sindaci di Albignasego Barison e di Montegrotto Bordin. Cosa sta succedendo? presto per dirlo. Certo in sala c’erano quasi 600 persone, e questo è un fatto. Che poi molti siano gli stessi volti che hanno governato a fasi alterne gli enti pubblici locali, anche questo è un fatto. Interessanti due dati: il primo le parole al miele di Flavio Tosi nei confronti di Renzi: “Tra Renzi e Bersani spero che vinca Renzi, perchè darebbe inizio finalmente a quel rinnovamento di cui la sinistra ha molto bisogno: hanno cambiato un sacco di volte il nome al partito ma la nomenclatura è rimasta sempre la stessa. In questo senso credo che una vittoria delle primarie del Pd da parte di Renzi sarebbe positiva”. L’altro dato l’analisi di Mario Mauro, capogruppo del Pdl – Ppe in parlamento europeo: “Credo che al termine delle prossime elezioni politiche esisteranno le condizioni per una grande coalizione, in quanto le forze politiche si divideranno non più in destra e sinistra, ma tra chi vuole continuare nel processo di integrazione europea e chi questo processo di integrazione vuole fermarlo”. Insomma il convegno “Ripartire al nord e nel Veneto restituendo crescita all’impresa, al lavoro, alla famiglia” organizzato da “Rete popolare”, formazione che accoglie esponenti del Pdl, aperta ad altre formazioni politiche di centro è stato un esperimento interessante, ma forse la politica nuova è un’altra cosa.

“C’è una alternativa allo sfascismo – spiega Mauro – ed è quella di mettere attorno allo stesso tavolo tutti quelli che non vogliono lasciare l’Italia in mano alla sinistra: rispondendo oltre al quesito se si vuole o no proseguire il processo di integrazione europea, e noi siamo convinti di sì, anche alla necessità secondo noi prioritaria di far dimagrire lo Stato anzichè far dimagrire la ricchezza disponibile dei cittadini, per uscire velocemente da questa crisi e tornare a crescere”.

Il primo compito di una eventuale grande coalizione nel senso riassunto da Mauro sarà quello di cambiare la Costituzione. “Non è più attuale – spiega Mauro – occorre rivedere il sistema di bilanciamento dei poteri nel nostro Paese che rischia di rimanere ingessato dal sistema attuale. Noi siamo per un maggiore potere all’esecutivo, rimanendo comunque in un sistema che dà l’ultima parola al parlamento ed ad una magistratura i cui poteri siano ben delimitati”.