Niente spesa la domenica, una polemica solo sulla carta (dei giornali)

 

Più mediatica che sostanziale la campagna lanciata a Padova per condannare gli acquisti la domenica nei centri commerciali aperti in forza della liberalizzazione degli orari del settore commercio. A mettere a punto la mobilitazione padre Adriano Sella, missionario Saveriano parroco della chiesa di San Giuseppe Lavoratore, tempio nel cuore della zona industriale di Padova, chiuso la domenica. Pochi fedeli, circa una quarantina, nella cattedrale di Padova, 46 per la precisione, compreso il celebrante, e nessun volantino di raccolta delle firme. Nessun volantino anche nelle chiese di Buon Pastore in quartiere Arcella, nella parrocchia di Torre, una delle più antiche della diocesi retta dal vescovo monsignor Antonuio Mattiazzo. D’accordo con l’iniziativa si dice don Giuliano Giacon, parroco della chiesa di San Martino Vescovo a Voltabrusegana, forse la parrocchia più piccola della città. Ma con anche la navata più gremita, con sull’altare una rappresentazione 3 petri per 3 coloratissima, con i fedeli della parrocchia rappresentati in stile Disney con anche i dalmata de “La carica dei 101” sotto lo slogan “Ogni fedele un volto”.

“Sono d’accordo con l’iniziativa – spiega il parroco don Giuiano – credo che sia giusto che le persone la domenica riposino e stiano con la famiglia. Se la diocesi distribuirà dei volantini raccoglieremo delle firme. Al di là delle mobilitazioni di questo tipo credo che più di tutto serva riflettere se ha senso far venire prima il consumo e la ricchezza o le persone e l’amore reciproco”.