Nuovo Pat di Abano Terme: il consorzio degli operatori termali spera in un progetto di sviluppo condiviso

 

Sorpresi per l’improvvisa pianificazione del PAT della Città di Abano e per le modalità con le quali è stato annunciato, ma altrettanto speranzosi che finalmente si diano delle prospettive di sviluppo e miglioramento all’urbanistica locale.
Questo è il sentimento degli albergatori del Bacino Termale Euganeo a seguito delle ultime decisioni votate in Consiglio Comunale su tale tema.

“Possono forse lasciare interdetti le modalità di quest’ultima azione – spiega Emanuele Boaretto, Presidente dell’Assoalbergatori – che vedono come proposte ed approvate pianificazioni fondamentali per tutto il territorio senza la completa condivisione con le categorie che lo guidano dal punto di vista economico.
Molte sono le tematiche che è tempo di affrontare e sulle quali già in passato la nostra associazione di categoria si era espressa in modo critico ma anche propositivo, attraverso osservazioni puntuali sull’urbanizzazione di Abano Terme, discusse con esperti del settore”.

Il PAT è uno strumento fondamentale per il territorio e per l’economia nella pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale, individuando le specifiche vocazioni (geologica, geomorfologica, paesaggistica, architettonica) in conformità degli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione territoriale di livello superiore ed alle esigenze della comunità locale.
Le direttive dell’Unione Europea su problematiche ambientali, sociali ed economiche si orientano sempre più verso criteri di governance, sussidiarietà e partecipazione.
In attuazione di questi principi la LRV 23/4/2004 nr. 11 all. art. 5 stabilisce che i processi di formazione degli strumenti di pianificazione dovranno conformarsi al metodo della concertazione con gli enti pubblici nonché col confronto con le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi diffusi sul territorio.

“Questo dovrebbe valere soprattutto – precisa Boaretto – se parliamo di turismo e termalismo che sono valori imprescindibili da un equilibrato e corretto sviluppo territoriale.
Nel caso specifico, abbiamo già proposto le nostre priorità, ad esempio il fatto che un territorio termale non possa prescindere da importanti considerazioni non solo sulla riconversione di tutti gli alberghi dismessi, ma anche sulla valorizzazione del verde e sul rendere il territorio a misura di cliente, temi che non abbiamo visto completamente ripresi in questa nuova redazione del PAT”.
“Di quanto discusso all’ultimo Consiglio Comunale accogliamo con favore la riqualificazione e la trasformazione degli hotel dismessi, auspicando sia un’intenzione riservata alla totalità di queste strutture e non in maniera parziale, ma ci teniamo a precisare che qualsiasi tipo di intervento di edilizia pubblico-privata debba tener presente dell’impatto che questo può avere in una città turistica e termale. In prospettiva siamo favorevoli all’ampliamento della zona pedonale come elemento di caratterizzazione di un centro turistico ed auspichiamo lo spostamento della residenzialità e della viabilità al di fuori di esso.

Se il comune di Abano Terme lo volesse, noi, come le altre categorie – conclude Boaretto – saremmo disponibili e ben felici di confrontarci nel pianificare il futuro assetto urbanistico di questa città a preminente vocazione turistico-termale, in qualità di ente privato portatore di interessi diffusi.
Un’occasione di condivisione e confronto che riteniamo possa essere un possibile arricchimento per quella che vuole essere una città in cui sia i cittadini che i turisti possano vivere e convivere ottimamente”.