A Padova arrivano 1,3 milioni di euro per le start up di “The nature-Accelerator” di Ecostar

 

Un pacchetto di finanziamenti per oltre 1,3 milioni di euro che vede la partecipazione della Commissione Europea, della Regione Veneto e di Fledge, impact investor di Seattle (USA), per ECOSTAR: l’hub che promuove l’imprenditorialità e l’innovazione delle imprese green italiane e internazionali. Nell’ambito dell’iniziativa, ospitata nel Campus di Agripolis a Legnaro, è nato il primo acceleratore ideato da Etifor Srl e dal Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali (TESAF) dell’Università degli Studi di Padova.

Il “The Nature-Accelerator” di ECOSTAR, primo acceleratore di impresa orientato all’innovazione sostenibile, ha visto in queste settimane 8 startup provenienti 7 Paesi del mondo confrontarsi con mentor e imprenditori di fama internazionale per perfezionare la propria idea d’impresa.

Dai cracker di grillo fino al miele Swahili, dai combustibili a basso impatto ambientale fino all’App che condivide angoli di natura, passando per l’agritech 4.0, i mobili di legno riciclato, campagne innovative di tree-planting e l’olio sostenibile per i più poveri; queste le proposte selezionate dal comitato della prima edizione del programma.

L’ acceleratore d’impresa vede tra i suoi partner operativi Galileo Visionary District e Unismart e conta sul supporto di ben 9 partner internazionali fra università e aziende e sull’accompagnamento economico e formativo di Fledge, fondo d’investimento di Seattle il cui CEO -Micheal Luni Libes- è anche tra i docenti.

Un percorso verso la sostenibilità finanziaria e ambientale che offre alle 8 aziende 30.000 euro (15 mila euro dei quali investiti dal fondo Fledge) fra investimenti seed, servizi e il supporto di centinaia di mentor nel Campus di Agripolis a Legnaro (PD).

«Fledge può contare sugli investimenti di più di 60 imprenditori che hanno versato fino ad ora circa 2,5 milioni di euro in progetti green» ha dichiarato Micheal Luni Libes, CEO di Fledge | The conscious company accelerator «120,000 dei quali andranno all’acceleratore veneto. Abbiamo scelto il The Nature-Accelerator perché volevamo espandere ulteriormente il nostro portfolio in Europa investendo in startup sostenibili e questo programma ha le carte giuste per diventare un ottimo acceleratore. Investire in startup “green” può essere più proficuo dell’investimento in aziende pubbliche e molto più incisivo; gli investimenti impact possono riguardare la crescita economica locale, ma, come abbiamo imparato dalla nostra esperienza diretta, i bisogni e i problemi affrontati dalle startup sono spesso comuni a diversi paesi, indipendentemente dalla loro provenienza».

Durante le 8 settimane di lavoro (da maggio a luglio) le startup si stanno confrontando con un team di investitori ed esperti di business, tecnici del settore e ricercatori in grado di accompagnare i neo-imprenditori in un percorso di accelerazione che si concluderà con un confronto diretto fra startupper e stakeholder.

«Attraverso l’interazione del meglio del pubblico e del privato a supporto dell’innovazione d’impresa il nostro territorio è in grado di produrre un’offerta attrattiva per finanziatori e start up internazionali » dichiara Emiliano Fabris direttore del Galileo Visionary District «In questo caso la collaborazione tra il know-how e la capacità imprenditoriale di attori istituzionali come Etifor, Università di Padova, Galileo Visionary District e il fondo statunitense Fledge dimostra che facendo squadra siamo in grado di produrre dei modelli alternativi a quelli che si sviluppano in altre aree del mondo a supporto dell’innovazione d’impresa. Con iniziative come questa siamo in grado di dimostrare che non abbiamo necessariamente bisogno di importare modelli, come quello di Londra, di Israele o della Silicon Valley, che rischiano di male adattarsi alla nostra realtà. Stiamo invece lavorando in sinergia per costruire un nostro modello originale di ecosistema per lo sviluppo di nuova imprese ad alto potenziale. Un modello che si immerge in un territorio che ha tutti i fondamentali per far sbocciare nuove imprese di successo».

Giovedì 19 luglio, nella magica cornice dell’Orto Botanico di Padova, si terrà il DEMO DAY durante il quale le startup presenteranno le loro attività davanti alla platea di investitori locali e internazionali, pubblici e privati, pronti a valutare le imprese che riterranno più valide.

« L’Università di Padova da alcuni anni ha riscoperto l’importanza delle terza missione» spiega invece Alessandro Leonardi, CEO di Etifor, spin-off dell’Università di Padova«lavorando con il territorio e con il settore privato per migliorare gli impatti della ricerca sull’ambiente e la società. Il Nature-Accelerator è un esempio di come l’Università e l’Ufficio Valorizzazione della ricerca, assieme agli investitori d’impatto e alle diverse realtà dedicate al trasferimento tecnologico, stiano animando una community legata all’innovazione e all’imprenditorialità nel settore dell’agrifood e della gestione delle risorse naturali. Il Campus di Agripolis, anche con la recente acquisizione della Corte Benedettina, si presta come naturale Polo di aggregazione per dare risposta alla crescente domanda di innovazione sociale e ambientale che arriva dal territorio rurale e urbano. Il supporto dei donor come la Commissione Europea e la Regione Veneto sono stati e saranno decisivi per accelerare questi processi sociali importanti per l’evoluzione dell’economia regionale».