Padova energia fa risparmiare 45 milioni di euro di bolletta alle aziende

 

Duecentosessanta aziende mandanti, 325 punti di riconsegna e un risparmio sui consumi elettrici delle imprese consorziate che, dal 1999 al 2009, è stimato in 45 milioni di euro. Un risultato che porta la riduzione della “bolletta elettrica” delle imprese tra le più performanti nel panorama del mercato libero. Padova Energia, il consorzio di acquisto di Confindustria Padova ha approvato nei giorni scorsi il bilancio di esercizio 2009, anno del decennale, con un risultato positivo che conferma la funzione di calmiere dei costi energetici per le piccole e medie imprese, in un mercato liberalizzato che non ha ancora ridotto il gap di prezzi che divide l’Italia dai maggiori paesi industriali.
Nell’anno più acuto della crisi, Padova Energia ha consolidato il numero di aziende mandanti (258) e aumentato i punti di riconsegna (da 301 a 325). I consumi totali delle aziende hanno raggiunto nel 2009 i 488 milioni di chilowattora (Kwh), con una variazione del -3,4%, nettamente inferiore alla caduta dei consumi elettrici registrata in Italia da Terna (-6,7%), la peggiore dal 1949. Lo stock fatturato (imposte escluse) è stato di 61,5 milioni di euro (-0,6%), confermando la tenuta nonostante le criticità del periodo di riferimento.
Per il 2010 è in vigore il contratto biennale di fornitura con Edison Energia per le aziende con consumi superiori al milione di Kwh, negoziato tra le offerte di 15 fornitori selezionati. Grazie alla durata biennale del contratto e alle condizioni a prezzo fisso, i prezzi dell’energia elettrica saranno costanti per tutto il corso del 2010 e inferiori rispetto al 2009 (per quanto contrattualmente concordato), pur a fronte di un aumento delle materie prime petrolifere (in rialzo del 77,8% nel 2009 e del 3,8% nei primi tre mesi del 2010). Per quanto riguarda le aziende con consumi inferiori al milione di Kwh, infine, Padova Energia ha firmato per il 2010 un nuovo contratto con E.ON Energia.

«Nell’anno del decennale – spiega il presidente di Padova Energia, Luigi Frasson – il consorzio conferma la missione di erogare servizi efficienti e trasparenti e di ridurre i costi dell’energia per aziende che, a Padova come nel resto d’Italia, sono penalizzate da prezzi superiori del 30-35% alla media europea. Con il petrolio in rialzo e attese intorno agli 80 dollari, possiamo dire con soddisfazione che la scelta del contratto biennale con Edison è stata corretta e vantaggiosa per le nostre imprese». «La liberalizzazione dell’offerta energetica offre opportunità – aggiunge Frasson – ma al tempo stesso rende il mercato più complesso. Per le singole imprese, specie le piccole, è difficile gestire il rapporto con il fornitore e avere forza contrattuale. Nel 2009 abbiamo avuto casi di aziende che avrebbero risparmiato fino al 15-20% con il nostro contratto, invece di quello negoziato autonomamente. La logica dell’aggregazione, della forza del gruppo e dei volumi di consumo, guidata da competenza tecnica ed esperienza professionale come quella del nostro consorzio, alla lunga paga e pertanto continueremo ad incoraggiarla».
Alla necessità di accelerare il Piano energetico nazionale e di introdurre più concorrenza nel mercato guarda il presidente di Confindustria Padova, Francesco Peghin. «L’energia è uno dei fattori di costo più penalizzanti per la competitività delle imprese. Nonostante la caduta dei consumi nel 2009, paghiamo l’energia più cara d’Europa, cinque volte più della Francia. Colpa del mix di combustibili, della poca concorrenza e di tasse voraci. Con tre anni davanti senza elezioni, non ci sono più alibi per una politica energetica che punti a introdurre più trasparenza e concorrenza nel mercato, e per un piano che comprenda, con il nucleare, la diversificazione delle fonti e l’impulso alle rinnovabili che oggi soddisfano appena il 15,7% del fabbisogno nazionale, a fronte dell’82,5% coperto da greggio, combustibili e gas».  «L’esperienza di Padova Energia – conclude Peghin – conferma che i consorzi e le aggregazioni tra imprese sono la strada più praticabile e utile per risalire la china, con vantaggi in termini di costo, efficienza, produttività».