Spread alle stelle: Confindustria Padova invita tutti al Btp day

 

«Compriamo titoli di Stato come gesto di fiducia, per dire che crediamo in noi stessi e nel nostro Paese, che possiamo farcela». Alla vigilia del Btp-Day di lunedì 28 novembre, Padova rilancia la campagna trasversale alla società civile per la sottoscrizione dei titoli di Stato. Lo fa con l’iniziativa partita dal Consiglio direttivo della sezione Servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Padova. Imprenditori e manager dell’informatica e dell’Ict, della consulenza aziendale e della comunicazione che hanno deciso di aderire in forma personale alla campagna e sottoscrivere titoli del debito pubblico.

Una testimonianza attiva delle imprese, che in sole 72 ore ha già raccolto l’adesione spontanea di 14 imprenditori e manager per un impegno di sottoscrizione pari a 350.000 euro. Una risposta oltre le attese, che ha convinto il presidente della sezione Claudio Velasquez ad allargare la proposta a tutte le 240 imprese associate, che potranno aderirvi in forma assolutamente personale e volontaria.

«Ė un segno di fiducia nella capacità dell’Italia di uscire dall’emergenza – spiega il presidente dei Servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Padova, Claudio Velasquez -. Il livello dei tassi di interesse sui titoli del debito ha ricadute sulla vita di noi tutti e sul costo di finanziamento per famiglie e imprese. L’obiettivo può apparire simbolico, ma occorre andare al di là degli effetti immediati, quel che conta è il senso dell’impegno, diffondere la voglia esplicita di contribuire a invertire una tendenza bugiarda che ci penalizza. Ė per questo che crediamo nell’importanza del coinvolgimento straordinario di tutti i cittadini. Le azioni spontanee valgono spesso più delle misure forzose perché risvegliano l’orgoglio della società civile e il senso di appartenenza alla comunità nazionale. Investire sulla credibilità e stabilità del nostro Paese in questo momento credo sia un atto di responsabilità e di partecipazione, dà ai cittadini più forza per pretendere che anche la politica faccia appieno la sua parte».