Padova Mario Balotelli e razzismo purtroppo fanno parte della stessa storia, che vergogna

 

Succede quasi sempre, ad ogni campionato. Multe alla società del calcio Padova per cori razzisti. La tassa sull’ignoranza, potrebbero chiamarla. E siccome di ignoranza, dati alla mano, ce n’è molta in diversi settori dello stadio (tribuna con le poltronissime compresa) allora ogni anno allo stadio Euganeo si assite alla solita vergognosa scena che appena il giocatore avversario di origine africana prende il pallone, piovono contro di lui i buu dei soliti razzisti. In tribuna stampa probabilmente ci abbiamo fatto il callo, non viene quasi mai dato spazio a questa manifestazione di bestialità. Ed è un peccato perchè se un giornalista vuole essere degno del suo mestiere forse deve essere più sensibile e anche più cocciuto degli altri, ma transeat. Quello che mi fa pena è che il nome di Mario Balotelli sarà legato per sempre a Padova: qui esordì tra i professionisti quando giocava con il Lumezzane (leggi l’articolo di Furio Stella del 2006). Qui a Padova, la città che ospitò nel 1200 un frate portoghese, amandolo fino ad accostare il suo nome a quello della città, qui Balotelli venne insultato pesantemente, e solo per una serie di fortunate coincidenze il Padova non venne multato, come poi successo numerosissime altre volte. Ed allora ho un sogno per il prossimo campionato, che gli idioti del razzismo rimangano fuori dallo stadio. Sarebbe bello vincere per una volta il campionato della civiltà.

Alberto Gottardo