Padova piange Giampaolo Ometto: gentiluomo delle costruzioni, ha riportato allo splendore i palazzi monumentali della città

 

Padova piange uno dei patriarchi dell’imprenditoria più rispettati e generosi. E’ morto nella notte tra venerdì e sabato Giampaolo Ometto, 84 anni, attivissimo imprenditore edile, Presidente del Collegio dei Costruttori Edili dal 1987 al 1991 e contemporaneamente vice presidente degli industriali. Ometto, molto sensibile alla responsabilità sociale è stato due volte presidente del Lions Club Abano Terme Euganee negli anni 1973/1974 e 2006/2007.

Giampaolo ha ereditato dal papà Luigi l’azienda di famiglia, attiva già dalla seconda metà dell’800 in Padova e provincia, rendendola una delle principali realtà delle costruzioni del territorio padovano. Attività di costruzione di importanti opere pubbliche nella nostra regione, Giampaolo Ometto con la sua squadra di tecnici, impiegati, capi cantiere ed esperte maestranze dell’omonima impresa, ha riportato agli antichi splendori importanti opere d’arte padovane quali, tra gli altri, Palazzo Emocapodilista, le chiese di Santa Sofia e dei Servi, il restauro di parte della Basilica di S.Antonio con anche la donazione dell’Arca al Santo a cui era tanto devoto, fino al recente restauro del cortile antico del Bo.
Attivo in azienda fino a dicembre, da qualche anno l’attività che appassionava di più Giampaolo Ometto erano i nipoti, ben sette, la seconda generazione frutto dell’unione di diamante tra l’imprenditore e l’amata moglie Marisa Balbo: dal loro matrimonio sono nati Giuliana, Alessandra, Luigi, Carlo e Nicola.
Tutta la famiglia si riunirà assieme ai parenti e ai tanti amici che il Geom. Ometto aveva in città per dargli l’ultimo saluto la mattina di mercoledì prossimo, 10 maggio, alle ore 10,45 nella chiesa di Sant’Antonino all’Arcella.