Pdl unito con la Lega per Zaia governatore e Galan ministro

 

Non ci saranno fratture in casa PdL in Veneto e il governatore uscente Giancarlo Galan non correrà da solo; anzi, assumerà un ruolo centrale di raccordo con Roma e il suo futuro una volta lasciata la carica a Venezia, sarà da ministro. Ad offrire lo scenario dei prossimi mesi di campagna elettorale in Veneto, a fianco della Lega Nord, sono il coordinatore regionale Alberto Giorgetti e il vice Marino Zorzato, tornati nelle prime ore di ieri da Arcore dove nella tarda serata di lunedì hanno avuto un lungo incontro chiarificatore con il premier Silvio Berlusconi.
Alla riunione, nella quale oltre alle questioni regionali si é parlato anche dell’aggressione subita dal presidente del Consiglio, ha preso parte lo stesso Galan. Sul tavolo pesava la questione sollevata in un documento dal coordinamento regionale veneto, dopo il via libera alla candidatura di un leghista alla guida del Veneto, con la sostanziale “liquidazione” del presidente uscente. Sul piano formale la nota conteneva un “disappunto” per i metodi e le scelte fatte a Roma; sul piano sostanziale c’era la richiesta di poter continuare a svolgere un ruolo primario nel governo della regione, nelle scelte strategiche, e soprattutto uno schierarsi senza se e senza ma a favore di Galan. Tanto – era detto nel documento – che non veniva esclusa la possibilità di correre da soli alle regionali. “Dal presidente Berlusconi – ha detto Giorgetti – è arrivata una forte rassicurazione del ruolo del Pdl veneto nel quadro nazionale” e la certezza che Galan svolgerà ancora una funzione di “punta di diamante” a favore del Veneto, stavolta a livello nazionale.

“Il premier – ha aggiunto il coordinatore – gli ha chiesto la disponibilità ad entrare nel governo appena terminato il mandato di governatore”. Secondo Zorzato, Berlusconi rivolgendosi a Galan gli ha detto “ho bisogno di te, di un amico a Roma”. Alla fine, l’attuale governatore ha messo da parte i suoi propositi bellicosi ricevendo il ringraziamento del premier e dei due veneti. “E’ stato da parte sua un atto di grande generosità ” ha sintetizzato Zorzato; per Galan – ha aggiunto Giorgetti – è una nuova sfida. Su quale sarà il campo d’azione del nuovo ministro veneto del PdL – il terzo assieme a Brunetta e Sacconi – nessuna indicazione ufficiale, anche se alla domanda “un ministro del Nord est? ” il coordinatore regionale ha risposto con un vago “può essere”.