Pfas nell’acqua: 140mila famiglie contaminate in Veneto, L’Adiconsum organizza un convegno a Montagnana

 

Adiconsum fornisce una bussola ai cittadini impauriti dalla vicenda Pfas, la sostanza potenzialmente pericolosa riscontrata nell’acqua potabile di una zona non piccola del Veneto. L’appuntamento è per questa sera mercoledì 8 novembre ore 19.00, Cinema Teatro Bellini, Montagnana
“Lo scopo è di evitare quello che è successo negli anni 2003/2004 quando a Padova sono nate numerose società che proponevano l’acquisto di depuratori spesso non funzionanti, venduti a migliaia di euro per poi sparire” conferma Roberto Nardo, presidente Adiconsum Padova e Rovigo. Infatti con l’inquinamento legato ai Pfas l’Adiconsum conferma come molti venditori poco affidabili siano ritornati sul mercato e stiano battendo la porta di molte famiglie e, facendo leva sulla paura, propongono depuratori con prezzi che toccano e a volte superano i 5.000,00 euro sia a mamme sia a dirigenti scolastici e comuni.

Da circa otto mesi studio la situazione – precisa il segretario di presidenza Adiconsum e amministratore Prae.toris, Paolo Schiona – personalmente ho analizzato diversi venditori e iniziative intraprese. In sordina abbiamo fatto varie ricerche per trovare una soluzione non solo di tutela legale verso i soggetti che hanno cagionato il danno, ma ad ampio spettro attorno al consumatore. Abbiamo quindi analizzato nel territorio chi poteva aiutarci nelle soluzioni immediate. Abbiamo quindi individuato l’azienda di Cittadella Profine di Think:water come l’unica che è stata in grado di fornirci una sperimentazione legata al prodotto che toglie i Pfas nonché i certificati rilasciati da un laboratorio terzo dove si evince che la somma dei Pfas nell’acqua in uscita fosse per l’appunto zero; tale certificazione verrà rilasciata anche ad ogni consumatore che sceglierà questo tipo di soluzione tramite il progetto – Obiettivo Zero Pfas e tutela del Consumatore –.

Con una sperimentazione durata mesi durante la quale sono stati testati più di 92mila litri di acqua contaminata da Pfas, l’azienda Profine ha messo a punto una serie di prodotti pronti a rimuovere completamente i  Pfas (che sono una famiglia: PFOA, PFOS, PFBA, PFHpA, PFNA e PFBS…) – sottolinea Diego Melloni, concessionario esclusivo Profine per Padova, Rovigo e Vicenza – Oltre alla certezza del prodotto vogliamo tutelare il consumatore grazie a una Proposta di Acquisto a norma con il Codice del Consumo a tutela del consumatore, infatti su ogni nostra copia commissione si evince l’ologramma numerato di Contratto Tutelato oltre che la dicitura Proposta e Filiera controllata da Prae.toris proprietaria del marchio Contratto Tutelato”.
La cultura dell’acqua di casa si sta diffondendo soprattutto nel Triveneto dove l’89,6% delle persone dichiara di bere acqua del rubinetto, trattata e non. L’inquinamento da Pfas spinge le famiglie a trovare quindi diverse soluzioni.

Consigliamo di verificare che l’azienda o il porta a porta abbia prodotti realizzati da una società certificata ISO 9001 o iscritta a un’associazione di categoria come AIAQ, l’Associazione Italiana Acqua di Qualità, e che tutte le norme siano, nella proposta corrette come da Codice del Consumo. Per questo motivo e soprattutto per il problema Pfas potete chiamare il numero 049/09.82.628 o lasciare il Vostro nominativo alla pagina web www.praetoris.it nella sezione dedicata ai Pfas per essere ricontattati nel breve periodo.