Premio pelle d’oca: si puo’ ridere anche dei propri errori

 

premio pelle d'ocaIeri sera eravamo una ventina tra giornalisti di tv e carta stampata a fare festa alla prima edizione del premio “Pelle d’oca” organizzato a Villa Salom di Lion, frazione di Albignasego. Quasi tutti presenti i nominati. Prima della votazione abbiamo ascoltato la lezione di giornalismo, non è pomposo chiamarla così, di Enzo Bordin, per 30 anni firma del Mattino di Padova. A lui il premio alla carriera e tutto il nostro rispetto per un vecchio cronista che ci ha raccontato cos’è davvero il lavoro del giornalista sulla strada e di quanto bello e faticoso possa essere. I premiati presenti e anche quelli in “contumacia” si sono divertiti, spero. Nella foto di gruppo i premiati e gli “ambasciatori” che porteranno le paperelle a chi di dovere. Non pubblico i nomi dei vincitori, loro sanno di essere vincitori ed è giusto che questo premio alla fine rimanga una cosa goliardica, una cena tra amici, che si chiude senza strascichi polemici o rancori figli della mancanza di autoironia. L’anno prossimo mi piacerebbe riproporre un’altra edizione del premio. Leggendo il Corriere del Veneto di oggi (edizione di Padova, pagina 8, titolo sul cinema Altino) si può vedere che il materiale non manca mai: ogni giorno ha il suo titolo, articolo o servizio televisivo da pelle d’oca.

Alberto Gottardo