E’ primavera a Padova: i cittadini rispondono al Carnevale ed ai grandi eventi. E le mostre quando arrivano?

 

Dopo il clamoroso successo della performance live di Moroder altro colpo targato assessorato a commercio e attività produttive: una sfilata dei carri mascherati in Prato della Valle che ha registrato migliaia di presenze. Un pomeriggio di gioia come sanno essere solo quelli in cui protagonisti sono i bambini. Frutto di una scelta intelligente quanto coraggiosa, compiuta dall’assessore Antonio Bressa, in Giunta quello più giovane e che però sta brillando di più quanto a risultati. La scelta è semplice: sparare un colpo singolo, forte, ad effetto. E come succede spesso a chi sa rischiare, il meteo è stato dalla sua parte e il Prato della Valle si è trasformato in una piccola succursale di Viareggio, con il tratto tra Santa Giustina e via Carducci a fare da sambodromo per grandi e, soprattutto, piccini.
E’ stato insomma un bellissimo pomeriggio, che ha coinvolto l’asse del centro storico tra via Roma e Prato della Valle, con corse del tram raddoppiate e quindi anche quota del costo per la manifestazione recuperato tra biglietti e parcheggi. Tutto benissimo insomma. C’è un però. Bene Bressa, che lavora un sacco e ogni tre mesi fa nascere dal suo assessorato un piccolo capolavoro di creatività e organizzazione. C’è chi invece continua a oltre sei mesi dalla nomina, a macinare a vuoto. Mi riferisco all’assessore Andrea Colasio, che oltre alla delega alla cultura ha anche quella del turismo, budget della tassa di soggiorno compresa. Per il momento no par di vedere nulla all’orizzonte di quell’importante referato. Il tempo passa ma a parte suggestive interviste sui giornali, almeno a me che magari sono distratto, non par di scorgere nulla di concreto, annunci sul catello carrarese a parte. Ecco, sarebbe utile che dopo il più giovane, anche il più vecchio degli assessori desse un colpo.

Alberto Gottardo