Profughi al lavoro (gratis). Il consigliere del Pd Enrico Beda punzecchia il sindaco di Padova. “Immobile perchè conviene sottolineare il problema?”

 

Dal consigliere comunale Enrico Beda (Pd) riceviamo e pubblichiamo:
“Ieri alcuni comuni della nostra provincia hanno firmato un protocollo con il prefetto per impegnare i profughi che arrivano nei nostri comuni in lavori socialmente utili: pulire i cimiteri, i parchi, i marciapiedi, gli argini, solo per citarne alcuni. Altri daranno ripetizione di inglese, altri ancora saranno impegnati nella guardiania di alcune aree pubbliche.

Perchè Bitonci non segue questo esempio e non fa aderire anche Padova al protocollo? E’ un’idea di buon senso, che può portare benefici alla città senza spese e allo stesso tempo educare queste persone ad affrontare la vita in un paese diverso.

Il sindaco di Padova, invece, tanto bravo solo a parole ma nullo nei fatti, ha deciso di non aderire a questo protocollo, accampando scuse che sembrano più un ritornello stanco che le parole di un amministratore responsabile. Anche nella nostra città questi ragazzi potrebbero rendersi molto utili, è assurdo che anche questa volta Padova si isoli da una buona pratica.

Non vorrei che lasciare tutto com’è sia una strategia per aumentare il disagio e far fomentare la rabbia dei cittadini, in modo che non vedano tutto il resto: una mobilità vergognosa, una città sporca, aziende che chiudono ogni giorno, aumento delle tariffe per gli impianti sportivi, espropri di giardini privati per fare parcheggi, nuovi centri commerciali.

Spero di sbagliarmi, ma allora perchè non impegnare questi ragazzi in lavori socialmente utili e continuare a sbraitare contro tutti senza risolvere nulla? Bitonci è pagato dai cittadini padovani per risolvere le questioni, non per urlare slogan. Si dia da fare”.