Promozione nei search engine: che cosa scegliere tra SEO e PPC

 

Chi desidera aumentare la visibilità e le performance del proprio sito o del proprio e-commerce si trova a dover scegliere tra SEO e PPC, cercando di capire quale sia la soluzione migliore fra le due. Ci aiuta a trovare una risposta Giovanni Sacheli, esperto di servizi seo e curatore del blog Eve Milano.

Che cosa è meglio tra PPC e SEO?

A dir la verità a questa domanda non è possibile fornire una risposta. O, meglio, non è possibile farlo se non si tiene conto del caso specifico di ciascuna attività. Faccio un esempio: per un’attività che ha pochi competitor e che è molto improntata sul locale, c’è bisogno di un numero ridotto di lead ogni settimana. In questo caso, può essere sufficiente una piccola strategia fai da te, disponibile con un investimento non troppo elevato, che aiuti a sviluppare la visibilità desiderata nei risultati di ricerca locali. D’altra parte, se si ha la necessità di far conoscere un’offerta temporanea o di promuovere un evento che si svolgerà in tempi brevi, non ci si può affidare alla SEO, che presuppone tempi più lunghi, ma diventa fondamentale il ricorso a una campagna PPC.

In sintesi, come si fa a capire qual è la scelta più opportuna?

Bisogna cercare di capire in primo luogo qual è il budget di partenza che si ha a disposizione, e poi se si preferisce ottenere risultati immediati o si è più proiettati sul lungo termine. Ancora, occorre chiedersi se si possiede un’alta autorità di dominio, verificare il costo per clic medio per le ricerche a pagamento e controllare come sono posizionati i concorrenti nella ricerca organica. In parecchie situazioni, per altro, il vero discrimine non è rappresentato dal tempo, ma dal livello molto elevato di competizione che contraddistingue la SEO. È chiaro, per esempio, che un e-commerce che esiste da poco non troverà pochi ostacoli, sul breve termine, nel guadagnare la visibilità desiderata nella ricerca organica a scapito di negozi online che esistono da più tempo, sono consolidati e magari più grandi.

Come se ne esce, allora?

Molto semplicemente, non pensando a PPC e SEO come soluzioni alternative ma come proposte che possono essere utilizzate e sfruttate insieme. Tutte e due queste tecniche sono caratterizzate da aspetti positivi e aspetti negativi, ed è proprio questo il motivo per il quale esse funzionano in maniera più efficace se vengono prese in considerazione in sinergia e si supportano l’una con l’altra. Quindi, ogni volta che si ha la possibilità di far lavorare PPC e SEO insieme, vale la pena di sfruttare questa opportunità per riuscire a raggiungere i risultati desiderati. Per altro, è possibile aumentare il volume complessivo di traffico puntando sui clic a pagamento e al tempo stesso mirando ai clic organici per keyword ad alto rendimento.

Giovanni Sacheli, relatore SEO al WMF 2022
Giovanni Sacheli, relatore SEO al WMF 2022

Per quali motivi conviene gestire PPC e SEO insieme?

Per esempio perché le parole chiave a bassa conversione (che svolgono comunque un ruolo importante), quelle ad alto volume e quelle ad alto costo possono passare dalla PPC alla SEO. Inoltre, i dati di conversione che provengono dal pay per click possono essere sfruttati per una strategia SEO. Utilizzando assieme le due tecniche, si ha l’occasione di coprire la totalità degli intenti degli utenti, sia dal punto di vista informativo che in termini di conversione. Grazie alle campagne PPC di remarketing, poi, è possibile restare in contatto con le persone che sono giunte sul sito; così si possono personalizzare i messaggi a seconda delle pagine che hanno visitato e del loro livello di coinvolgimento. Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di testare in campagne PPC la propria strategia per le parole chiave e solo in seguito dedicarsi a una strategia SEO a lungo termine.

Quali sono le attività che fanno parte di una strategia SEO?

È bene essere consapevoli del fatto che si sta parlando di un processo piuttosto complesso e lento, che chiama in causa diverse attività: non solo la ricerca delle parole chiave, ma anche l’analisi dei concorrenti, l’attività SEO off site e l’ottimizzazione dei testi delle pagine. È evidente che ci sarà bisogno di aspettare mesi prima di notare un miglioramento della qualità e un aumento dell’autorità, ma ne varrà la pena, anche perché Google imparerà ad apprezzare la credibilità raggiunta dal sito.

Giovanni Sacheli e Eve Milano

Giovanni Sacheli è del 2020 proprietario di Searcus Swiss Sagl, agenzia PPC e SEO che ha uffici in Danimarca e in Svizzera; è responsabile di tutti i progetti SEO per clienti che intendono migliorare la visibilità in Rete. Fondatore del blog Eve Milano, Sacheli è specializzato tra l’altro in analisi di backlink e log dei web server, ma anche migrazioni di siti web e SEO audit tecnici. Nel corso della sua carriera ha avuto molte esperienze importanti in progetti SEA e SEO.