“The China study”, ovvero come vivere felici senza carne

 

“E’ necessario cambiare stile di vita non solo per problemi di colesterolo e infarto ma anche per una questione di sopravvivenza più generale: se continueremo a nutrirci di carne a questi ritmi l’umanità entro il 2050 rischi l’estinzione”. A dirlo oggi in una sala Galileo della fiera di Vicenza affollata da quasi mille persone il guru dell’alimentazione verde Colin Campbell, autore del best seller mondiale “The China study” che ha venduto oltre un milione di copie negli Stati Uniti. Campbell, 78 anni, professore emerito dell’università di Cornell, per la prima volta in Europa, ha illustrato i risultati dei suoi studi. “E’ del tutto evidente – ha spiegato Campbell – che l’assunzione in eccesso di proteine scatena nell’organismo un rischio che ha una progressione quasi geometrica di tumori, artereosclerosi ed altre malattie nel corpo umano. I miei studi cinesi, che danno il titolo al libro, dimostrano come una dieta basata sull’assunzione di proteine vegetali, e che quindi prevede l’eliminazione o almeno la drastica assunzione della carne, aiutano a ridurre al minimo genetico l’insorgenza di neoplasie e di malattie correlate alla presenza di valori alti di colesterolo nel sangue. Oltre a garantire una salute migliore ed una maggiore longevità la dieta basata sui vegetali garantisce anche uno sviluppo demografico sostenibile. Insomma, vivremo tutti e vivremo più a lungo e più sani in questo pianeta solo se abbandoneremo la carne: il fattore alimentare negli Stati Uniti incide moltissimo sui costi sanitari e sociali collegati a malattie che, se si eliminassero pancetta e hamburgher dalla dieta americana, quasi scomparirebbero”.

Guai a parlare di filosofia vegetariana o vegana con Campbell che preferisce di “plant-based eating”, frasologia traducibile con “mangiare verde”.

“Il guaio di vegetariani o vegani – chiosa Campbell – è che hanno un approccio ideologico allo stile di vita, il che tende ad emarginare questo modo di nutrirsi eco compatibile e salutare ad una minoranza di persone guardate con un certo sospetto. La questione invece è troppo cruciale per essere relegata ad un fenomeno di nicchia: in gioco oltre alla salute c’è anche la sostenibilità della crescita demografica in atto”.

In platea tra il pubblico anche l’attore comico Paolo Kessisoglu accompagnato dalla moglie Sabrina Donadel, conduttrice tv e il giornalista musicale Red Ronnie, tutti e tre vegetariani convinti.

“Il movimento di consapevolezza verde – spiega Diego Moscheni, uno degli organizzatori della prima giornata in Italia di Colin Campbell – ha smesso da un pezzo di essere una sorta di stramberia guardata con sospetto dalla società, e si sta rivelando una delle pratiche più rivoluzionarie della storia recente del mondo occidentale. Di fatto aiuta a vivere meglio ed ha delle ricadute benefiche, quasi vitali, sull’ecosistema. Si può affermare che in Italia quasi un consumatore su 5 abbia scelto di ridurre drasticamente, se non eliminare del tutto, le proteine derivate dalla carne”.