Referendum per l’autonomia del Veneto: il Tar certifica “nessuna efficacia vincolante”

 

“Ritenuto che non sussiste comunque il pregiudizio grave ed irreparabile, poiché i provvedimenti impugnati
si inseriscono in una complessa procedura, che vede come attori organi statali e regionali, non conclusasi e
RISPETTO ALLA QUALE PERALTRO IL RISULTATO REFERENDARIO NON HA ALCUNA EFFICACIA VINCOLANTE; […]”. E’ questo il passaggio centrale della ordinanza con cui il Tar di fatto non decide sul ricorso presentato da Dino Bertocco e Marcello Degni. Stampatello compreso. Scrive a chiare lettere il Tar, tradotto dal burocratese: “il referendum del 22 ottobre si faccia pure, tanto il 23 ottobre non sarà cambiato nulla”. A volte certi ricorsi, anche se respinti, riportano un minimo di verità in un dibattito pubblico in cui il Pd Veneto in qualche maniera, ha dimostrato troppo spesso una irrilevanza di idee e di coraggio, davvero spiazzante.
“Il primo punto è quello che è stato più apprezzato dal nostro Gruppo – commenta l’avvocato Raffaele Biffulco, estensore del ricorso assieme ai colleghi Carlo Contaldi La
Grotteria, Elisa Scotti, Michela Urbani – Secondo e terzo si tengono: per non affermare il difetto di giurisdizione, hanno puntato sulla mancanza di una posizione differenziata di voi due (ricorrenti: Dino Bertocco, Marcello Degni).
In altri termini non avreste un interesse specifico, rispetto a tutti gli altri cittadini. E poiché non è prevista, in questo campo, un’azione popolare (che invece legittimerebbe l’azione di chiunque), ci dà torto. Comunque sono stati attenti nell’uso delle parole”
Spiega Dino Bertocco, motore del ricorso assieme a Marcello Degni, vi è inoltre un passaggio che assume un rilievo politico che vi chiedo di prendere in considerazione e sottolineare nella vostra comunicazione pubblica:
“SECONDO IL TAR DEL VENETO IL RISULTATO REFERENDARIO NON HA ALCUNA EFFICACIA”.
“Solo questa affermazione – commenta Bertocco -, che trovate evidenziata nel testo della sentenza, dà senso e valore all’iniziativa del ricorso; ora proseguiamo sul secondo versante con l’udienza prevista presso il Tribunale civile di Venezia”.