Come si costruisce la pace in un tempo di dolore, sangue e tentativi diplomatici apparentemente fragili? La 23° edizione della Cena di Santa Lucia (ore 19.45, 9 dicembre, Fiera di Padova), suggerisce con il suo titolo annuale una riflessione chiara per rispondere a questo interrogativo, che sorge spontaneo di fronte alle devastazioni di Palestina, Gaza, Ucraina ed altri territori martoriati: La pace è una via umile. Percorriamola insieme.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE SIMONATO – “Il titolo della Cena ‘25 – dichiara Enea Simonato, presidente dell’Associazione Cena di Santa Lucia – intende richiamare una frase di Papa Leone XIV che ricorda che la pace non è un qualcosa di ideale e teorico, ma ha bisogno di concretezza e di azione. E’ un tema attuale ed urgente per tutti coloro che desiderano una pace autentica che può nascere dal proprio quotidiano e non solo dalle grandi dichiarazioni”. Prosegue Simonato: “C’è una bellissima osservazione del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini che anche quest’anno ci porterà il suo saluto online, che dice: i grandi non potranno mai realizzare la pace, se i piccoli non la vivono già. Per avere la pace, non basta denunciarne l’assenza: occorre il coraggio di costruirla, nonostante tutto. Intendiamo così affermare – conclude il presidente – che la pace ha bisogno di un cuore che accolga: quindi prima delle tregue diplomatiche, c’è bisogno della pace del popolo, che è fatta di azioni, di incroci, di sguardi, di abbracci. La Cena di Santa Lucia ben si inserisce in questo percorso perché fin dalla sua nascita è stata pensata come evento di relazione e di amicizie che si rinsaldano, collettore di storie, proposte, opportunità“.
I PROGETTI, I FONDI RACCOLTI E LE FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA – Anche quest’anno i fondi raccolti con la Cena – che ad oggi stanno raggiungendo la cifra di due milioni di euro – andranno a sostenere le iniziative di solidarietà e sviluppo della Campagna Tende di AVSI (Associazione volontari per il servizio internazionale, una delle ONG italiane più longeve e dinamiche) in Palestina, Ucraina, Libano, Siria, Giordania, per offrire supporto a scuole e minori, per garantire istruzione e speranza, per assicurare salute e risposte sanitarie, per favorire protezione e sostegno psicosociale. Quest’anno sarà supportata anche un’iniziativa italiana, visto che alla Cena di Santa Lucia sarà presente anche l’associazione Famiglie per l’Accoglienza, realtà che si occupa su tutto il territorio nazionale di accoglienza familiare nelle forme dell’adozione, dell’affido, dell’ospitalità e della cura di minori e persone con disabilità. Uno dei progetti di AVSI 2025 è proprio in collaborazione con loro. “Siamo lieti di partecipare alla Cena portando l’esperienza di migliaia di famiglie – precisa Luca Sommacal, presidente di Famiglie per l’Accoglienza – nuclei che hanno accolto gratuitamente giovani arrivati soli, sia africani che ucraini. In questi percorsi la famiglia affidataria diventa un punto stabile da cui ripartire. Sostenere questa commovente disponibilità significa contribuire alla diffusione concreta di una cultura di accoglienza e di pace, due valori connaturati nella storia della manifestazione padovana”.
LA SERATA E GLI OSPITI – La Cena ‘25 avrà il Cardinal Pierbattista Pizzaballa come grande testimone di pace. L’attuale Patriarca di Gerusalemme dei Latini è tra i maggiori sostenitori della necessità di pace, dialogo e relazioni anche nella complessa e dolorosa situazione della vicina Palestina. Da metà degli anni ‘90 Pizzaballa vive e opera a Gerusalemme. La sua voce è stata ed è tra le più chiare e coraggiose nell’invocare la cessazione delle ostilità, ed anche ultimamente con un comunicato ufficiale ha così commentato l’accordo raggiunto: “si tratta di un primo passo, una prima fase. Naturalmente ve ne saranno altri, e certamente sorgeranno altri ostacoli….Certamente vi sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita dentro Gaza resterà terribile per molto tempo. Ma ora siamo felici e speriamo che questo sia l’inizio di una nuova fase in cui possiamo, poco a poco, iniziare a pensare non più alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra”. Oltre all’intervento (on-line) del Cardinale, sono previsti sul palco della Fiera di Padova i contributi di Giampaolo Silvestri, direttore generale di AVSI, che racconta la Campagna Tende ‘25; di suor Laura Girotto, salesiana da decenni ad Adwa in Etiopia; di don Dante Carraro di Medici con l’Africa Cuamm e di Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione Sussidiarietà, che proporrà un intervento di approfondimento sul tema della Cena. L’intrattenimento musicale è lasciato al folk-rock dei Redline, che proporranno una serie di brani incentrati sui temi della pace tra gli uomini.
I PROTAGONISTI: LA FIERA DEL RISO ED I VOLONTARI – Da sempre la Cena – che oggi è promossa da un Consiglio direttivo di cui fanno parte Simonato, Graziano Debellini (presidente onorario), Lorenzo Bighin, Stefano Lonardi, Matteo Marchetto, Renzo Sartori, Federico Pendin, Michele Raffaelli, Maria Ricci e Jacopo Sartori – è un momento di collaborazioni “gustose”. Quest’anno a supportare il gusto e l’idea di cibi “buoni e vicini” è l’Ente Fiera del Riso, storica manifestazione di Isola della Scala (Verona) che richiama da oltre mezzo secolo circa cinquecentomila persone nel più grande evento eno-gastronomico europeo. La Fiera del Riso, grazie alla disponibilità del suo presidente Roberto Venturi, contribuisce alla Cena ’25 con la presenza in cucina dei suoi Maestri Risottari, chef specialisti nel prelibato Risotto all’Isolana, piatto distintivo della cucina veronese e veneta. Alla serata, che sarà condotta da Francesca Trevisi e Cristiano Salzano, è prevista la partecipazione di circa 1000 partecipanti (provenienti dalla società civile, dall’università, dalle istituzioni regionali e locali, dal volontariato e dalle categorie produttive). Come sempre uno dei cardini della Cena è rappresentato dalla “compagnia dei volontari”: circa 400 persone di ogni età, che rendono possibile gratuitamente l’allestimento della Fiera, la produzione dei cibi, l’ospitalità complessiva dei partecipanti, la gestione dei parcheggi e della sicurezza. Gli studenti della Scuola di ristorazione DIEFFE di Noventa Padovana, accompagnati dai loro professori e chef, saranno l’altra colonna portante della serata. La Cena ’25 ha come partner primari TH Group (turismo, resort e vacanze), Number One (player logistico che ha avviato il progetto inclusivo Next), Forcellini Ristorazione, la Fondazione San Nicolò (scuola, formazione ed educazione) e la Pasticceria Giotto.
