L’ex comandante Panizzolo risponde all’assessore Maurizio Saia

 

Gent. Direttore, il Corriere del Veneto del 17 agosto, pag. 8, ospita un’ intervista dell’Assessore Saia il quale, tra l’altro, afferma che non sarei stato “un vero Comandante “ della Polizia Locale, per il fatto che non ho svolto la carriera all’interno del Corpo. Si tratta di un ritornello che, in aggiunta ad altri “complimenti “, l’ attuale Assessore mi ha rivolto molte volte durante il mio incarico; non ho mai replicato, convinto che il mio status non consentisse il coinvolgimento in polemiche.

Adesso invece le cose sono cambiate; mi sono dimesso dal 24 giugno, dopo 26 anni di lavoro svolto sempre con il massimo impegno come dirigente di ruolo apicale del Comune, al servizio di numerose Amministrazioni di ogni segno politico. La decisione del pensionamento anticipato è stata molto sofferta. Nonostante questo mi sono dimesso senza indugio (tanto che non ho fruito di quasi 7 mesi di ferie già maturate) anche perchè mi sarebbe stato difficile considerare un’ altra attività nel Comune dopo aver svolto un servizio così impegnativo in divisa.
Contrariamente a quello che molte volte è stato erroneamente dichiarato, credo che ora sia necessario precisare che:

– ho svolto il mio incarico di Comandante in base a provvedimenti dell’Amministrazione e in virtù del decreto del Prefetto di Padova che mi ha conferito la qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza, in quanto in possesso dei requisiti di legge;

– la procedura seguita dalla passata Amministrazione, finalizzata alla mia nomina, è stata avallata dal segretario generale del Comune che, con relazione del marzo 2013, non ha ravvisato alcun vizio di legittimità. Si è trattato certamente di una scelta pionieristica – che privilegiava più il manager che il professional – comunque rispettosa della legge: “nessuna norma obbliga i Comuni a coprire posti di dirigente o Comandante della P.L. esclusivamente con chi già presta servizio di agente o Ufficiale di P.L. Prova ne sia che sono numerosissimi i casi di Comuni che nelle loro procedure di reclutamento non richiedono tale qualifica” (relazione del segretario generale); va da sé che in seguito alla nomina “del dott. Panizzolo a Comandante del Corpo di P.L., lo stesso è stato incardinato nella sua struttura, ha cioè acquisito lo status di appartenente al Corpo di P.L.” (relazione citata). Così ha proceduto per es. anche l’Amministrazione provinciale di Venezia – di centro destra

– che ha nominato pochi anni fa Comandante della Polizia provinciale il capo gabinetto del Presidente;

– l’Assessore ha più volte portato erroneamente a sostegno del suo convincimento una sentenza del Consiglio di Stato (sez. V del 14 maggio del 2013 n. 2067); chi legge detta sentenza capisce che, in sostanza, non si ricavano elementi per contestare la decisione della passata Amministrazione: “il Comandante del Corpo non può che rivestire anche la qualifica di vigile urbano, ma non appare necessario ai fini della sua nomina il previo possesso di talequalifica”: che sono le conclusioni alle quali era pervenuto il segretario generale con la relazione del marzo 2013.

– l’Assessore non è abilitato a stabilire se sono stato o meno un vero Comandante della P.L.; lo sono stato nella forma e anche nella sostanza: ho svolto in strada e in ogni orario, a fianco del personale, servizi difficili e pericolosi, guadagnandomi sul campo la considerazione dei collaboratori; ho messo a frutto tutta la mia competenza ed esperienza e ho profuso ogni energia in quasi 17 mesi di incarico (svolgendo più di 1.500 ore oltre l’orario previsto); mi sono sempre preoccupato della sicurezza e della incolumità del personale (si sono acquistati i migliori mezzi/attrezzature sul mercato e avviata la necessaria formazione); non ho voluto essere un “uomo solo al comando”, perchè sono convinto che vince la squadra mai il singolo; sono stato di esempio per tutti, incoraggiando, motivando e valorizzando i collaboratori, con i quali sono stati raggiunti – in una manciata di mesi – risultati importanti.
Una delle cose che conservo con più affetto: le numerosissime testimonianze di rispetto e di stima che Ufficiali e agenti mi hanno rivolto.

19 agosto 2014
dott. Lorenzo Panizzolo
già Comandante della P.L.