Romeni su un auto rubata e con un’ascia e una mazza nel bagagliaio. Arrestati

 

Nella tarda serata di ieri, due romeni irregolari in Italia,  Costantin-Dumitru Birlogeanu, 28enne e Vasile Calin Gabor, 34enne, entrambi già noti alla Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Padova nel mentre prelevavano gli attrezzi da scasso appositamente nascosti tra la vegetazione nei pressi della ferrovia di Padova, per poi “recarsi a lavorare” a bordo di un‘autovettura rubata.
Per ore i Carabinieri sono stati appostati e mimetizzati tra la vegetazione lungo la ferrovia allo scopo di dare un senso a tutti quegli strani movimenti serali e notturni che i residenti avevano segnalato per mesi alle Forze dell’Ordine. Infatti ieri sera con il venir meno della luce del sole, i due arrestati raggiungevano via Fornace Morandi a bordo di un’autovettura (risultata rubata a Rovigo il 7/7/2011) e dopo averla parcheggiata nei pressi di un supermercato, scavalcavano l’adiacente recinzione della linea ferroviaria e si inoltravano muniti di torce, fra la vegetazione. I militari notavano che i due frugare nei pressi di un folto cespuglio posto ai piedi di un ripetitore telefonico e prelevare degli oggetti per poi ritornare verso l’auto. Appena i due risalivano sul mezzo, i carabinieri procedevano al loro controllo e, in quel mentre, Gabor riusciva a disfarsi di un cacciavite di grosse dimensioni a taglio, che veniva recuperato, mentre il Birlogeanu veniva colto con in mano un piede di porco. Da un’accurata ispezione dei luoghi, sotto un folto cespuglio, si rinvenivano: una mazzetta in acciaio con manico lungo circa 20 cm; una accetta con manico legno lungo cm 85 idonea per abbattere grossi ostacoli in legno; una mazza con manico legno lungo cm 85 circa idonea per abbattere grossi ostacoli in materiale metallico.
I due venivano sottoposti a fermo di p.g. per il reato di ricettazione in concorso e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli ed associati alla locale Casa Circondariale.
Non si esclude che i due soggetti siano collegati ad un gruppo ben più ampio dedito ai furti in abitazione  ed esercizi commerciali.