Sciopero generale: Massimo Giorgetti è perplesso

 

Massimo Giorgetti esprime le sue perplessità sullo sciopero generale. Riceviamo e pubblichiamo
Lo sciopero è uno strumento democratico sancito dalla Costituzione e nessuno mette minimamente in discussione il diritto di protestare per i propri diritti di lavoratori. Quello che, nel caso dello sciopero Cgil del 12 dicembre, mi sento di contestare, è piuttosto il merito. A parte che Cisl, Uil e Ugl hanno scelto di non aderirvi e che nemmeno tutto il Partito Democratico lo appoggia, mi chiedo se è davvero opportuno scendere in piazza venerdì per rivendicare, con uno sciopero generale, diritti parziali. Quelli che vedremo sfilare saranno, immagino, soprattutto dipendenti del pubblico impiego. Ma lo sanno davvero perché scendono in strada o ci vanno soltanto per gridare “governo ladro” o “A casa Berlusconi”? Perché se si tratta solo di strumentalizzazione politica allora dove sta il senso di questo sciopero? Che il sindacato faccia il suo lavoro e non il paravento del Pd, che lo manda avanti a dar battaglia nascondendo una crisi di identità della sinistra.
Vorrei capire meglio se la protesta è ad esempio per un aumento di 50 euro in busta paga. Perché se è così, mi viene da dire: signori, guardiamo tutti piuttosto ai tanti italiani, giovani e meno giovani, che stanno perdendo il lavoro o che non lo troveranno per parecchio tempo. La recessione accresce una disoccupazione che in Italia non si è mai azzerata. Se è giusto e sacrosanto pensare alle proprie tredicesime e farlo anche rinunciando allo stipendio di una giornata di sciopero, in questo momento particolare trovo sia più democratico e solidale pensare a chi non ha nemmeno il rischio di vedersi decurtare la tredicesima, perché lo stipendio non lo prende proprio. Non mi pare di dire cose assurde, parlo con la voce di tanti cittadini che hanno la percezione della gravità di questa fase storica e del bisogno di far fronte comune per salvare la baracca. Mi sembra, insomma, che stavolta la Cgil abbia sbagliato bersaglio.
Massimo Giorgetti
Assessore alle Politiche sociali della Provincia di Padova