Scontri con la polizia: perquisizioni e arresti domiciliari a Padova

 

E’ in corso un’operazione di polizia con perquisizioni e misure cautelari per la giornata europea di sciopero del 14 novembre. Finora si sa di 4 perquisizioni con notifica di arresti domiciliari e obblighi di firma. A darne notizia il sito internet www.globalproject.info, organo ufficiale dell’area antagonista.
La notizia trova conferma in ambienti della procura dove si apprende che sono due le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e due gli obblighi di firma notificati a quattro esponenti del centro sociale Pedro di Padova. I quattro secondo quanto emerso dalle indagini coordinate direttamente dal procuratore aggiunto Matteo Stuccilli che ha richiesto la firma del giudice delle indagini preliminati in calce ai provvedimenti, si sarebbero resi responsabili di resistenza aggravata nei confronti degli agenti che presidiavano il 14 novembre scorso l’entrata principale della stazione ferroviaria di Padova. Quella mattina in seno alla manifestazione promossa dalla CGIL un gruppetto di una sessantina di manifestanti del centro sociale Pedro si era staccato dal corteo principale per andare a bloccare i binari dei treni. Operazione sfumata grazie al blocco fatto dagli agenti del reparto mobile di Padova che respinsero i manifestanti. Durante gli scontri tre agenti rimasero contusi, di cui uno ferito in maniera seria da un ordigno esplosivo che gli lacerò i pantaloni della divisa, causandogli una profonda ferita giudicata guaribile dai medici del pronto soccorso con una prognosi di 20 giorni. A quanto si apprende da fonti della procura padovana durante la perquisizione nell’abitazione di uno dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sarebbe stato trovato un barattolo di nitrato di potassio, sostanza chimica comunemente utilizzata per la fabbricazione di ordigni esplosivi.