Spritz e baby sbornie: Zanon, “Andiamo in piazza con gli etilometri”

 

A Padova sabato alcuni esponenti del Pdl scenderanno in piazza con gli etilometri per una azione dimostrativa contro il fenomeno delle baby sbornie. Ad annunciarlo è il dirigente nazionale del Pdl Raffaele Zanon che ha preso posizione oggi sul fenomeno dello spritz nel centro città, problema oggetto sempre stamattina a Padova anche di un intervento congiunto delle associazioni di categoria dei baristi che chiedono all’amministrazione comunale una politica chiara di contenimento dei fenomeni di degrado che non penalizzi gli stessi esercenti pubblici. “Credo che sia ora di prevedere gli etilometri per i minorenni che si sbronzano nelle nostre piazze e nei parchi. Per questo sabato pomeriggio metteremo in campo la prima verifica  nelle piazze  per contrastare le “baby sbornie”, invitando i ragazzini a sottoporsi volontariamente all’alcol test. Chiaramente noi non faremo loro la multa, ma vogliamo prevenire che dalle bravate si passi alla dipendenza in tenera età. Ridurre gli etilometri solo ad una questione di codice della strada fa perdere di vista il problema generale dell’alcolismo e le sue radici nell’adolescenza bruciata di molti giovanissimi”. Questa la proposta del dirigente nazionale del Pdl Raffaele Zanon che ha scritto un invito ai consiglieri comunali del partito a Padova ed all’assessore alla sicurezza della Provincia Enrico Pavanetto per promuovere una campagna di sensibilizzazione attraverso l’uso delle forze dell’ordine dei comuni padovani nella repressione delle baby sbornie. “E’ ora che i comuni prendano provvedimenti drastici – continua Zanon – lo schema è semplice: basta fermare ed identificare i ragazzini alticci, ed assieme alla identificazione chiedere loro di soffiare nei precursori degli etilometri. Se il ragazzino, che sia a piedi o in bici non importa, risulta con un tasso alcolico superiore allo 0,5 vanno chiamati i tutori legali del giovane, e cioè i genitori. Si tratta di una questione di responsabilità. E credo che sarà utile anche coinvolgere le associazioni di categoria dei bar e delle pizzerie in questa campagna, magari ipotizzando assieme alle amministrazioni comunali delle licenze a punti: più ragazzini ubriachi escono da un locale più si avvicina la possibilità di riduzione dell’orario o sospensione della licenza per il barista che non si fa scrupoli nel servire chiunque. Ricordo che esiste una legge in merito e va fatta rispettare”.