Rifiuti. la guardia di finanza di Padova chiude due siti di rifiuti tossici con amianto

 

Ogni domenica dalla finestra di casa vedeva che nella discarica di fronte alcune persone distruggevano una gran quantita’ di rifiuti. “Forse hanno qualcosa da nascondere”, ha pensato l’uomo che ha poi avvisato la Guardia di Finanza di Padova. Poco dopo i militari hanno scoperto due operai che trituravano un ingente carico di inerti provenienti da scavi e demolizioni edili. Ritenendo fondati i sospetti del solerte cittadino, i militari hanno prelevato alcuni campioni del materiale in distruzione e lo hanno fatto analizzare. Hanno cosi’ accertato che i rifiuti contenevano percentuali di crisotilo e di anfiboli, minerali del gruppo dell’amianto che possono causare gravi malattie per via della loro natura fibrosa. I finanzieri hanno sequestrato 40 tonnellate di rifiuti edili contaminati e denunciato i due per attivita’ di gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata.
I militari hanno poi individuato l’ennesimo scempio a scapito del gia’ precario equilibrio ambientale: un’area di 500 mq dove una ditta che si occupa della lavorazione di profilati sversava rifiuti, anche pericolosi, di ogni genere. Le operazioni di ricognizione del sito, svolte in collaborazione con personale dell’Arpav, hanno portato alla scoperta di un autentico campionario degli orrori ambientali: 700 litri di solvente esausto, 50 fusti da 20 litri colmi di morchie di verniciatura, 800 litri di olio esausto, alcuni metri cubi di inerti in cemento-amianto (tipo “eternit”), altri 6 fusti da 200 litri ciascuno zeppi fino all’orlo di morchie di verniciatura, un cumulo di 30 mc di filtri esausti della cabina di verniciatura, 4 mc di trucioli di materiali non ferrosi, stoccati all’interno di due cassoni. (fonte Agi)