Storia del Paprika, un negozio che è una finestra aperta in mezzo a un muro di diffidenza, e di Mohamed, padovano nato ad Aleppo

 

Oltre i muri che abbiamo in testa, ci sono persone bene educate, un mondo da scoprire, nuove opportunità per tutti. Ne sono convinto e proprio per questo ho deciso di passare a salutare Mohamed Sbahi, 32 anni: nato ad Aleppo (“i miei genitori erano già a Padova da un po’, ma la nonna ha voluto così” spiega), primo di quattro figli, Mohamed potrebbe tranquillamente chiamarsi Toni o Ampelio e non noteresti la differenza: padovano nell’accento, ha fatto delle sue radici siriane oltre che un legittimo orgoglio, anche una opportunità. “Importo da anni per altri negozi prodotti da tutto il Mediterraneo. Con questo punto vendita vorrei abbattere il muro del negozio etnico solo per stranieri. Io che sono italiano, vorrei che altri italiani che hanno voglia di accostarsi ai sapori ed ai profumi mediorientali, trovassero qui la loro “casa”. Ed allora al Paprika, al civico 22 di via Trieste chi ne avrà la curiosità di entrarci, troverà tutte le spezie, l’hummus, il cous cous, il riso e i sapori d’oriente, inclusa la carne halal: carne italiana proveniente da animali macellati secondo i dettami del Corano. Una finestra sul mondo della cucina, che è cultura. “Mangiare insieme significa aprirsi all’altro nella maniera più intima” spiega Mohamed. Nell’anno dell’Expo, una piccola luce si è aperta in via Trieste. Tre vetrine che brillano nel buio della diffidenza reciproca. Dopo aver visitato il negozio e conosciuto Mohamed le parole apparse su un quotidiano locale la settimana scorsa appaiono ridicole. “Scontate le polemiche, che stanno scatenando in zona le aperture imminenti di altre due macellerie gestite da persone di religione musulmana – scriveva il cronista – Specialmente adesso dopo i tragici fatti di Parigi, dove vari gruppi d’assalto formati da terroristi islamici hanno assassinato, barbaramente 129 innocenti, ferendone quasi trecenti, di cui la metà ancora in gravi condizioni”.

Alberto Gottardo

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