Natale a Padova: appalto sotto la lente dei carabinieri. Aperta un’indagine dopo la denuncia di Federcontribuenti. Paccagnella: “E’ solo l’inizio”

 

C’è un’ombra lunga gettata dalle luminarie di Natale in centro storico a Padova. A segnalare che qualcosa non andava, con un dettagliatissimo esposto depositato in Procura della Repubblica e al comando dei carabinieri era stato Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti lo scorso mese di novembre. E gli investigatori, a quanto pare non sono stati con le mani in mano. A quanto scrive il Mattino di Padova in edicola oggi, in un articolo a firma di Claudio Malfitano  
“Il bando per la gestione del Natale a Padova finisce nel mirino della procura. Un fascicolo di indagine è stato aperto dal procuratore capo Matteo Stuccilli: per ora non ci sono indagati né ipotesi di reato, ma sulla base dell’esposto del presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella, la polizia giudiziaria sta acquisendo informazioni sul bando da 100 mila euro rimasto pubblicato in bacheca per 25 giorni in via Sarpi e apparso on-line per appena mezza giornata.
L’indagine. La fase preliminare dell’indagine ha preso avvio dall’esposto di Federcontribuenti e dopo il clamore avuto sui media. Del caso si è occupato anche Gian Antonio Stella, firma del Corriere della Sera. Sono così iniziati gli accertamenti con acquisizioni testimoniali e cartacei. Un lavoro che sarà completato dalla squadra di polizia giudiziaria nel giro di qualche settimana. A quel punto sul tavolo del procuratore arriverà una relazione, sulla base della quale deciderà se archiviare l’esposto o dare incarico a un sostituto per finalizzare l’inchiesta.
L’indagine insomma è in una fase preliminare ma l’obiettivo è fare luce sul bando che ha regolato l’affidamento delle iniziative di Natale in città, scattate lo scorso 22 novembre e in corso fino al 6 gennaio”. Clicca qui per leggere l’articolo del Mattino di Padova

Rincara la dose Marco Paccagnella sempre sul Mattino di Padova : «Sono soddisfatto che il nostro esposto sia stato preso in considerazione dalla magistratura – commenta – Significa che le ipotesi messe nere su bianco nell’esposto non erano campate in aria. Speriamo che si tratti solo di un caso isolato anche se le indicazioni che abbiamo vanno in una direzione completamente opposta, tanto che non escludo di integrare nei prossimi giorni il fascicolo con ulteriori documenti utili agli investigatori, documenti relativi però ad altre vicende».

Qui sotto l’articolo di Gian Antonio Stella pubblicato dal supplemento del Corriere della Sera “Sette”