Paolo Cevoli il 23 dicembre a Carmignano di Brenta con lo spettacolo “Perchè non parli?”

 
Presentato in anteprima a Padova a fine ottobre, il nuovo spettacolo di e con Paolo Cevoli, intitolato “Perchè non parli, ” torna nelle nostre zone, a grande richiesta, mercoledì 23 dicembre. Stavolta l’Associazione Tempi e Ritmi presenterà lo spettacolo del comico romagnolo presso l’Auditorium Comunale di Carmignano di Brenta (via U.Foscolo – inizio ore 21) con biglietto d’ingresso a Euro 12.
I biglietti (posti numerati) sono acquistabili online su www.liveticket.it oppure presso il municipio di Carmignano, nei giorni feriali, con orario 9.30-12.30 e 15.30-18.30. Inoltre la sera dello spettacolo vendita biglietti in Auditorium dalle ore 20. Info 338.7691194.
L’evento si inserisce nel ricco cartellone del “Dicembre culturale” dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmignano di Brenta.
Ecco le risposte alle domande a cui Paolo Cevoli si è sottoposto volentieri per presentare la sua ultima “fatica” teatrale.
 
Cevoli, per lei un ritorno a teatro come autore ed attore: come ci presenta la sua pièce?
E’ la storia di un orfanello che allevato dai frati domenicani di Bologna incontra Michelangelo e tutta la sua vita è segnata da questo grandissimo artista.
Le situazioni comiche e drammatiche si alternano per presentare una storia che è accaduta verosimilmente 600 anni fa ma visto che l’uomo è sempre quello può riferirsi anche a situazioni che ci sono oggi.
Cabarettista, autore, attore, un passato da consulente nel settore della ristorazione: dove troviamo il vero Cevoli?
Non lo so nemmeno io….
Lei ha trascorso anni sul palco di Zelig: le manca? Un attore comico può fare a meno della ribalta televisiva?
Diciamo che l’esperienza di Zelig è stata una bella svolta nella mia vita, più che mancarmi spero di incontrare ancora avventure simili.
Non so se un attore può fare a meno della televisione, sicuramente la popolarità che mi ha dato Zelig ancora oggi mi da la possibilità di fare tante cose e di essere riconosciuto da tantissime persone con affetto.
Come le è venuta l’idea iniziale di questa serie di personaggi?
Raccontare personaggi famosi attraverso la visuale dal basso, normalmente sono i servi che mettono in ridicolo le grandi persone e attraverso di essi passa la comicità.
Non è una cosa che ho inventato io ma sin dall’antichità il grande Plauto, che era romagnolo, aveva inventato questo meccanismo comico.
Chi è esattamente ‘Cencio’, il protagonista di “Perchè non parli”?
Cencio è un orfanello che viene cresciuto dai frati domenicani di Bologna che casualmente incrocia Michelangelo fin da piccolo proprio nel convento e tutta la sua vita sarà segnata dal rapporto con questo grandissimo artista nel bene e nel male.
C’è già un quarto personaggio all’orizzonte?
Diciamo che sto studiando e leggendo vite di uomini illustri….Chissà….
Come avviene, per lei, la scelta dei personaggi che interpreta? C’è un po’ di Cevoli in ciascuno di essi?
Diciamo che ognuno rappresenta una sfumatura del carattere della mia personalità.
I personaggi nascono dall’osservazione di cose che accadono in me e intorno a me.
Secondo lei la comicità possiede ancora quell’approccio rivoluzionario e liberatorio? 
Come diceva Leopardi chi ride, chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo.
Mi sembra una bella sintesi di quello che ancora oggi rappresenta il sorriso, il buonumore e l’ironia.