Studenti de La coruna e Padova gemellati al Dante Alighieri

 

Martedì 20 marzo alle ore 11.15 in Sala Bresciani Alvarez a Palazzo Moroni l’assessore alla Cooperazione internazionale Alessandro Zan incontrerà un gruppo di studenti composto da 9 spagnoli provenienti da La Coruna e 12 italiani del liceo linguistico Dante Alighieri coinvolti nel progetto Comenius per una chiaccerata sulla loro esperienza. Il tema del progetto che li sta coinvolgendo è la città: ‘Ciudad Real, Ciudad Ideal’.
I ragazzi dell’Istituto Menéndez Pidal di La Coruña in Spagna sono arrivati a Padova sabato 17 marzo con il programma interculturale “Comenius”. Gli studenti galiziani sono ospiti dei loro coetanei che frequentano l’Istituto Dante Alighieri di Padova grazie allo scambio europeo avviato per il secondo anno consecutivo dal liceo linguistico padovano.

“Questa esperienza – ha spiegato la dirigente scolastica Silvia Carenza – rappresenta uno scambio interculturale significativo perché i ragazzi possono conoscere da vicino i coetanei europei e poi toccare con mano i diversi usi e i diversi modi di vivere soggiornando nel loro Paese. In questo modo entreranno in contatto diretto con lingue e culture diverse e soprattutto con la vita scolastica e quotidiana di altri giovani”.

I ragazzi spagnoli si fermeranno a Padova fino al 28 marzo; gli studenti padovani hanno invece soggiornato a La Coruña dal 15 al 26 gennaio scorso, ospiti delle famiglie dei ragazzi galiziani. Durante lo scambio gli alunni hanno frequentato le lezioni insieme e tenuto un diario sulle esperienze vissute giorno per giorno. Hanno inoltre collaborato alle attività previste dal partenariato per realizzare poi un prodotto finale comune.
Questa edizione di Comenius porta il titolo di ‘Città reale, città ideale’ e ruota attorno a riflessioni sulla propria città, su com’è o come si vorrebbe che fosse da tutti i punti di vista: turistico, umano e culturale. Comenius (nome latinizzato di Johan Amos Komensky, teologo e pedagogista dell’età moderna) sosteneva che “Educare è vivere”